L’acquirente ha confermato la dinamica circostanziata della denuncia ma ha anche fatto rilevare al giudice che mai nessuno disse dell’esistenza di contratti d’affitto dell’immobile. Al centro del processo davanti al giudice monocratico del Tribunale, Patricia De Marco, un’antica villa. Un procedimento che ha avuto un precedente ma davanti al Tribunale per il Riesame di Ragusa dopo che il Gip di Modica aveva disposto il sequestro della struttura residenziale. Il Tdr, però, rigettò, all’epoca l’istanza di dissequestro della villa che deteneva in locazione Antonio Sparacino, un insigne professore modicano. Quest’ultimo, che è patrocinato dall’avvocato Fabio Borrometi, insieme a Giuliano Giunta, ex proprietario dell’immobile che si trova in Contrada Cella, difeso dagli avvocati Saverio La Grua ed Alessandro Agnello, devono rispondere di truffa in concorso. Sparacino, che risiede a Milano, nel 1991 aveva preso in locazione l’antica villa di proprietà di due fratelli pozzallesi. L’usufrutto era rimasto in favore dell’anziana madre. Quando la donna morì, uno dei figli, Giunta, per l’appunto, vendette la sua parte dell’immobile ad una donna di Pozzallo. Era il 1997. L’acquirente trovò, però, degli inghippi per entrare in possesso della struttura. “Prima di acquistare la villa – ha spiegato la donna – sono andata a visitare l’immobile e Giuliano Giunta mi fece, addirittura, da cicerone senza mai dell’esistenza di un contratto d’affitto in favore di Sparacino”. Furono avviati diversi procedimenti in sede civile nei confronti di quest’ultimo, il quale si fece forte del contratto di conduzione, e di Giunta che il Tribunale di Modica respinse sempre. In seguito a ciò, attraverso gli avvocati Ettore Randazzo e Maria Grazia Gerratana, si è intrapresa l’azione penale. Il giudice deve ancora ascoltare altri 7 testimoni. L’udienza conclusiva sarà quella del prossimo 26 settembre.
Cronaca giudiziaria
- Agosto 29, 2006
- 3:45 pm
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