Materiale pedo-pornografico nel suo computer. Ispica, condannata una donna russa

scollo-gaetanoNel suo computer era stato trovato materiale pedo pornografico. Tre file sequestrati dalla polizia postale ad una donna residente ad Ispica che ieri è stata condannata dal collegio penale del Tribunale di Modica(Levante, presidente, De Bernardin e Manenti, a latere). Fu un’indagine internazionale a condurre fino alla cittadina ispicese dove risiedeva Rizida Bagramova, una quarantenne russa che conviveva con un uomo del luogo. L’inchiesta partì, infatti, dalla Norvegia ed in Italia approdò all’attenzione della magistratura inquirente di Venezia e si diramò. Con sub delega alla polizia postale si arrivò fino al computer di proprietà dell’imputata che fu sequestrato. I sospetti diventarono prove palesi poiché gli inquirenti trovarono tre “files” che la Bagramova aveva condiviso con altri. Erano tre filmati agghiaccianti giacchè contenevano rapporti sessuali tra minori e rapporti sessuali tra minori ed adulti. Prove che ieri il pubblico ministero, Gaetano Scollo, ha prodotto in aula e per le quali aveva chiesto la condanna per la donna dell’est ad otto mesi di reclusione e duecento euro di multa. I difensori della donna, gli avvocati Raffaele Rossino e Stefania Muriana, hanno cercato di smontare le accuse ma i giudici, sopo la camera di consiglio si sono rivelati meno clementi della pubblica accusa, condannando l’imputata ad un anno di reclusione e trecento euro di multa. La pena è stata sospesa. La donna è stata interdetta in maniera perpetua dai pubblici uffici e da tutti i luoghi frequentati da bambini. I fatti furono accertati nel mese di marzo del 2004 mentre le indagini si conclusero il 16 giugno dell’anno successivo.

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