Chi sostiene che in Italia non esiste alcuna certezza, da oggi deve ricredersi, almeno in parte! Ad una riunione convocata per la presentazione d’un libro, da parte di Antonio Gramsci, nipote del filosofo, giornalista e politico passato alla storia per essere stato tra i fondatori del PCI, a fine lavori, un giornalista, approfittando della presenza di Massimo D’Alema e di Fausto Bertinotti, prova ad avere una dichiarazione dai due politici di lungo corso, circa l’attuale situazione della sinistra in Italia. Il Massimo ” nazionale”, sempre disponibile a rilasciare interviste sulle sue qualità di navigato velista, risponde che non pensa sia il caso di parlare di politica. Proprio così, un uomo che sta in politica da quasi 50 anni e che ancora oggi vive di incarichi politici, si defila come nulla fosse. La grande sorpresa arriva però dal Fausto “griffato “che alla stessa domanda del giornalista, così risponde: in Italia ed in Europa, esiste ancora un popolo della sinistra, ma non esiste una sinistra! In verità, già da tempo molti italiani avevamo un simile sospetto, poichè da anni non vediamo vere politiche sociali di sinistra o comportamenti politici che storicamente attribuivamo a quell’area politica, tuttavia, una simile dichiarazione, fatta non da un passante per caso, ma da un uomo che di politica ne mastica da mezzo secolo, suscita un senso di smarrimento e pone qualche interrogativo. Se la sinistra non esiste più, quei personaggi che dicono di essere di sinistra ed annunciano ai cittadini di operare contro il male operato dalla destra, non soffrono forse di qualche stato confusionale? I quotidiani litigi e le non rare improvvisazioni degli esponenti politici dell’area che non c’è, non sono forse il segnale concreto d’un sentire politico che hanno smarrito per strada e che l’unico reale motivo di queste loro esternazioni, altro non sono che la loro opportunità di rimanere vicini alla mangiatoia?
Chissà, magari lo scopriremo vivendo, sperando in momenti di lucidità di qualche altro personaggio politico!