L’ Assessorato provinciale al Territorio, Ambiente e Protezione Civile ha provveduto all’aggiornamento del catasto provinciale degli scarichi, già redatto nell’anno 2003 dal chimico, Riccardo Maggiore, docente chimica ambientale dell’Università di Catania. La revisione del Catasto, affidata ai professionisti esterni Luciana Massari (perito chimico) e a Luca La Cognata, è stata condotta in stretta collaborazione con Arpa–Dap Ragusa e con il CPTA di Ragusa ed ha visto anche il coinvolgimento dei Comuni, dell’Ato Idrico e dell’ASI.
“Il Catasto – argomenta Mallia – raccoglie tutti i dati relativi alla tipologia e alla quantità dell’approvvigionamento idrico, nonché alla quantità e qualità dei reflui restituiti dal ciclo produttivo e agli insediamenti civili. Ecco perché la necessità di procedere ad un aggiornamento risultava di fondamentale importanza, soprattutto se si pensa che dalla sua redazione, ovvero dal 2003, questo lavoro non era mai stato fatto. Grazie al lavoro svolto oggi abbiamo una fotografia dell’esistente che ci permetterà laddove necessario di poter intervenire immediatamente qualora si presentassero anomalie agli impianti. Impianti che sottolineo sono stati individuati con georeferenziazione, ovvero tramite coordinate gps e che quindi, oggi, sono facilmente rintracciabili.”
Nello specifico sono state censite ben 2300 aziende di cui 150 potrebbero essere maggiormente idroinquinanti. “ Il Catasto – conclude Mallia – è pertanto uno strumento di fondamentale importanza per la tutela dell’ ambiente e soprattutto della salute pubblica, perché in questo modo, oggi siamo in grado di avere una mappatura dell’esistente, di individuare possibili anomalie e di intervenire immediatamente per la risoluzione dei problemi; per questo motivo abbiamo intenzione, da ora in poi, di portare avanti l’attività di aggiornamento sistematicamente”.
Provincia Regionale di Ragusa: Presentato il catalogo degli scarichi
- Luglio 23, 2010
- 2:35 pm
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