Resta detenuto presso l’istituto penitenziario di Modica Alta il trentacinquenne muratore ispicese, Salvatore Modica, già arrestato lo scorso 15 febbraio dagli agenti del Commissariato di Polizia di Modica con l’accusa di estorsione e violenza privata. L’uomo è stato processato dal giudice monocratico del Tribunale di Modica, Patricia Di Marco, che gli ha inflitto la condanna ad un anno di reclusione, senza la sospensione. Difeso dall’avvocato Giuseppe Rizza, il Modica ha dovuto sostenere l’accusa di mancata osservanza degli obblighi di sorveglianza speciale. Nell’ultimo caso, l’uomo era finito in manette in esecuzione di un’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari emessa dal Gip presso il Tribunale di Modica, Michele Palazzolo, su apposita richiesta della Procura della Repubblica. Il provvedimento è stato emesso per via delle reiterate violazioni da parte del Modica degli obblighi impostigli da una precedente ordinanza, rilevate in più occasioni. Modica era stato arrestato anche nel mese di luglio dello scorso anno e poi il 15 febbraio, perché, secondo alcune denunce, avrebbe avuto la cattiva abitudine di recarsi nelle ore notturne nei locali pubblici dove consumava e dove avrebbe preteso di non pagare e, addirittura, avrebbe chiesto somme in danaro ai gestori, facendosi forte del fisico aitante e sottoponendo gli stessi a minacce via via sempre più pesanti come quelle di morte.
ISPICA. PREGIUDICATO CONDANNATO AD UN ANNO DI RECLUSIONE
- Settembre 28, 2007
- 3:03 pm
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