Scicli: Il presidente Rivillito: No al Piano Paesistico. Lettera al presidente Lombardo

“L’adozione a sorpresa, da parte della Regione, del Piano Paesistico ha espropriato i consigli comunali della provincia di Ragusa di una loro prerogativa fondamentale, la pianificazione urbanistica”. Ad esprimersi in toni molto duri è il presidente del consiglio comunale di Scicli, Antonino Rivillito, che ha scritto al presidente della Regione Raffaele Lombardo.
“L’istituzione del Piano paesistico rischia di segnare uno stop allo sviluppo economico e turistico dei nostri altipiani e del nostro territorio”.
Rivillito si mostra molto preoccupato rispetto alle previsioni del piano che nei fatti, con una serie di vincoli e di indicazioni, andrebbe a bloccare le ipotesi di sviluppo finora portate avanti, anche in riferimento all’ultimo atto deliberativo del consiglio comunale di Scicli, che modificava le norme tecniche di attuazione del Prg su zone agricole.

“L’istituzione del Piano, senza concordare la sua fase attuativa, rischierebbe di compromettere il futuro sviluppo nelle nostre campagne, negli altipiani e lungo la stessa fascia costiera. Non si può certo pensare di impedire anche alla semplice impresa agricola di poter realizzare un capannone a beneficio della sua attività. Non è un territorio ingessato quello a cui aspiriamo e non vogliamo certo che il Piano trasformi così la provincia di Ragusa. Per questo motivo mi auguro che se ne possa discutere all’interno di una riunione dei presidenti dei consigli comunali. In questo senso ho intenzione di sollecitare i miei colleghi”.

“Non si comprende il motivo della forzatura che ha portato all’adozione di un Piano così restrittivo solo per la provincia di Ragusa” –afferma Rivillito-, mentre altre province sono state risparmiate.

Invito le forze politiche e gli attori istituzionali, la deputazione iblea tutta, a prendere posizione e a chiedere la revoca del decreto di adozione del Piano Paesistico, per restituire la parola agli organi democraticamente eletti, i consigli comunali”.

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