Gip Modica. Si difende il modicano Ruta: “Non era nelle mie intenzioni colpirlo all’orecchio”

“Non era nelle mie intenzioni colpire all’orecchio la persona. Volevo spostarlo e gli ho battuto la mano sulla spalla”. Si è così difeso il giovane modicano Andrea Ruta, 23 anni, arrestato lo scorso primo settembre dagli agenti della Squadra Mobile di Ragusa, in esecuzione della misura cautelare degli arresti domiciliari emessa dal Gip presso il Tribunale di Modica, Sandra Levanti. Il giovane ieri mattina è stato sottoposto all’interrogatorio di garanzia dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modica, Lucia De Bernardin, alla presenza del suo difensore, l’avv. Carmelo Scarso. E’ stato preciso e puntiglioso nello spiegare la vicenda. “Probabilmente – ha detto al magistrato – avrà fatto, nel momento cui cui ho cercato di allontanarlo, qualche movimento che ha determinato il trauma all’orecchio”. Ruta è accusato di lesioni gravi in danno di un giovane ragusano al quale, secondo l’accusa, aveva procurato, con un violento schiaffo, la perforazione del timpano.
Il fatto risale alla sera dell’11 luglio e si sarebbero verificati a Sampieri all’esterno del discopub “Pappafico”, esattamente nella parte di spiaggia libera. Ruta avrebbe colpito il giovane ragusano poichè, sembra, questi infastidisse la moglie con sguardi eccessivamente “lusinghieri”. La vittirma era stata accompagnata al pronto soccorso di Ragusa dove, dopo i primi accertamenti, era stato sottoposto con urgenza ad intervento chirurgico all’orecchio destro. L’avv. Scarso ha avanzato istanza di remissione in libertà per Andrea Ruta. Il Gip si è riservato di decidere dopo avere ottenuto il parere del pubblico ministero, Gaetano Scollo.

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