Il modicano Benzi al Gip: “Non volevo estorcere denaro alla dipendente comunale, chiedo scusa”

Non c’era intenzione di compiere un’estorsione nei confronti dei dipendenti dell’Ufficio comunale delle Politiche Sociali, almeno questo quanto ha detto al giudice per le indagini preliminari del Tribunale, Lucia De Bernardin, il pregiudicato modicano Giorgio Benzi di 25 anni, sottoposto ad interrogatorio di garanzia alla presenza del difensore di fiducia, l’avv. Francesco Riccotti, a seguito dell’arresto dello scorso 4 settembre operato dai carabiniieri. “Se la signora ha pensato che volevo estercere del denaro – ha detto Benzi – le chiedo scusa. Io mi riferivo semplicemente ai soldi del sussidio poichè ero appena stato scarcerato e non avevo denaro perchè non avevo trovato lavoro per andare avanti”. Il giovane si era recato presso gli uffici comunali per avere un sussidio. Quando l’impiegata lo aveva invitato a presentare, innanzitutto, l’istanza per essere vagliata ai fini dell’ammissione del contributo, si sarebbe arrabbiato, e secondo la denuncia, avrebbe minacciato la donna col fine di farsi consegnare i soldi, pare pretendendo anche da quelli personali dell’impiegata, poi sarebbe passato alle ingiurie pesanti. Il difensore ha avanzato richiesta di una misura meno restrittiva, qualore il Gip dovesse decidere di confermare l’arresto. Pochi giorni dopo la casa di Benzi è stata visitata dai ladri che hanno portato via alcuni attrezzi da lavoro edile ed oggetti vari.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa