La Cisl sulla dotazione organica all’Asp Ragusa e sul precariato

Se alcune delle richieste di modifica della proposta di dotazione organica, che erano state presentate unitariamente con tutte le altre organizzazioni sindacali, sono state accolte dalla direzione dell’Asp di Ragusa nella versione definitivamente adottata, di contro non possiamo non riscontrare, con disappunto, l’assenza di spazi utili per poter avviare un piano di riassorbimento nei ruoli del numeroso personale precario che, nel tempo, ha contribuito a garantire i servizi erogati ai cittadini. Lo dicono il Segretario Provinciale ed il Segretario Generale della Fp Cisl, Giovanni Rizza e Gianfranco Marino, che ritengono “una coperta stretta”, quella dell’organico (3.396 unità) e del tetto di spesa per il personale (167.695.000 euro), assegnati all’Asp di Ragusa sulla base dei criteri decisi a Palermo, che ha finito per allontanare la prospettiva della trasformazione a tempo indeterminato del rapporto di lavoro sia dei precari storici ex Puc ed Asu, ma anche di quanti altri hanno da tempo svolto nella azienda sanitaria lavoro con contratto a tempo determinato di vario profilo professionale.
“Pur essendo convinti assertori – spiegano – della necessità di una fase nuova che determini un cambiamento nella spesa sanitaria e nella qualità dei servizi, con l’abbandono delle vecchie logiche che determinavano solo sprechi e buchi di bilancio, e pur avendo, come Cisl, con la nostra azione ai vari livelli auspicato e sostenuto questo nuovo corso, non possiamo condividere ed accettare che sia il personale precario a dover pagare il prezzo del risanamento, mentre dall’altra parte persisteranno e anzi verranno incrrementate le esternalizzazioni e gli appalti per poter garantire un adeguato livello dei servizi sanitari.
Né possiamo ritenere sufficiente a risolvere la problematica l’impegno preso per il futuro dall’Azienda giusta delibera n. 1727 del 3.9.2010 di procedere, in presenza di turn-over, alle modifiche parziali alla dotazione organica, con adeguamento dei profili alle necessità richieste dai servizi, al fine anche di poter dare un adeguato riscontro alle aspettative di tutto il personale precario.
Poiché riteniamo che qualcosa vada rivisto da parte dell’Amministrazione Regionale sui tempi e sulle modalità per procedere al riassorbimento del personale precario, da attuare non solo a Ragusa, ma in tutto il territorio siciliano, come Funzione Pubblica di Ragusa abbiamo già provveduto a sollecitare la nostra Segreteria Regionale affinché si determini una accelerazione nella predisposizione di quella corsia preferenziale, da consacrare in una norma di legge, che è stata oggetto di una specifica richiesta della Cisl Regionale, nell’ultimo incontro tenutosi a Palermo l’8 settembre scorso, così da poter traguardare la stabilizzazione progressiva dei tantissimi operatori impiegati ancora a tempo determinato e sulla quale l’assessore Russo ha dato la sua disponibilità”.

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