Discariche abusive. E’ polemica tra Provincia e Comune di Modica

E’ aperta polemica sulla vicenda delle discariche abusive tra Provincia Regionale di Ragusa e Comune di Modica, dopo che il consigliere provinciale, Marco Nanì, accusato l’ente civico di Piazza Principe di Napoli, di “dormire” sugli allori e di non fare nulla per le bonifiche.
Questo aveva suscitato la replica dell’assessore alle Politiche Ambientali, Tiziana Serra, la quale aveva fatto riferimento a sentenze del Tar e del Cga sostenendo che “il Comune di Modica ha vinto una causa al Tar e un’altra alla CGA, su appello alla sentenza di primo grado della Provincia Regionale di Ragusa, costringendola, de iure, ad operare la bonifica dei siti dove insistevano discariche abusive”.
C’è, però, l’assessore provinciale al Territorio, Ambiente e Protezione Civile, Salvo Mallia, che non è dello stesso avviso. “Contrariamente a quanto dichiarato dall’assessore Serra – afferma Mallia – non esiste alcuna sentenza definitiva del Tar né, tantomeno, una vittoria del Comune di Modica sull’Ente provinciale. Attualmente il Tar ha concesso solo una sospensiva e nell’attesa di esprimersi nel merito ha ordinato i suddetti interventi per una questione di natura igienico-ambientale. Pertanto come Ente stiamo ottemperando a quanto richiesto dal Tar ma non c’è ombra di dubbio che i costi sostenuti per i suddetti interventi saranno addebitati al Comune di Modica in quanto i tecnici incaricati per i vari sopralluoghi hanno potuto constatare che tutte le discariche abusive segnalate ricadono su strade di proprietà comunale”.
Nei fatti è corretto ciò che sostiene Mallia anche se il Tar “non chiede” ma “ordina”. Sia il Tar che il Cga, infatti, hanno emesso un’ordinanza
cautelare con la quale obbligano la Provincia a bonificare le aree in questione. La prima sospensiva era arrivata dal Tar di Catania e ad essa si era appellato l’ente di Viale del Fante. L’impugnativa, lo scorso 3 settembre, è stata respinta dal Cga. Relativamente all’addebito dei costi da imputare al Comune di Modica, secondo l’avv.Miriam Dell’Ali, patrocinante il Comune di Modica, l’assessore Mallia fa riferimento alla tesi sostenuta dai loro legali mentre la difesa dell’ente civico modicano sostiene il contrario nel caso in cui si tratta di aree ricadenti fuori dal perimetro urbano. Il fatto che il Tar ed il Cga si sono espressi in questi termini potrebbe presupporre che sia più corretta la tesi modicana. Nonostante ciò Mallia è perentorio: “ Appurato che la proprietà dei siti su cui stiamo intervenendo è di proprietà del Comune di Modica, non è nostro intento assumere né le spese, né tantomeno la responsabilità di un territorio la cui tutela e salvaguardia spetta principalmente ad un’altra amministrazione che, purtroppo, fino ad oggi è venuta meno ai propri compiti e doveri istituzionali”.

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