MODICA. L’impiegato non andava arrestato. Torna libero il presunto assenteista

Non c’erano i presupposti per l’arresto del cinquantenne dipendente del Consorzio di Bonifica delle Paludi di Ispica, B.A., operato venerdì dalla Guardia di Finanza. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Modica, Michele Palazzolo, ieri non ha convalidato l’arresto e dopo l’interrogatorio ha rimesso in libertà l’uomo, al quale erano stati concessi i domiciliari per via di un malore. Il dipendente dell’ente di bonifica che ha sede a Ragusa, era stato destinatario di un provvedimento di fermo gravissimo indiziario poi sfociato in arresto per truffa aggravata in danno del Consorzio di Bonifica delle Paludi di Ispica, in buona sostanza per assenteismo. Un’operazione delle fiamme gialle che, però, presentava una lacuna che il difensore del cinquantenne, l’avvocato Carmelo Ruta, non si è lasciato sfuggire. Quel giorno, infatti, l’indagato non era andato a lavorare e, dunque, non aveva timbrato il cartellino segnatempo, probabilmente, perché non stata bene tant’è che successivamente all’arrivo dei finanzieri l’interessato era stato colto da malore, una situazione che aveva indotto la magistratura indagante a concedergli la restrizione in casa. Pare che le indagini sull’uomo e, probabilmente, su altri impiegati, fossero in corso da circa un mese, per via di segnalazioni da parte dei funzionari dell’organismo. Venerdì le fiamme gialle avevano deciso di entrare in azione.

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