Fondi per la mobilità alternativa nei centri storici Unesco inseriti nella finanziaria in dsicussione. Il Sindaco Torchi: “Norma da chiarire con assoluta certezza”

Sulla presentazione di un emendamento alla finanziaria, attualmente in discussione al Senato, da parte del Sen. Gianni Battaglia che stanzia 12 milioni di euro per la mobilità alternativa nei centri storici riconosciuti degni di tutela dell’Unesco, interviene con una nota il Sindaco Piero Torchi che dichiara:
“ Accogliamo con piacere l’iniziativa normativa del senatore Gianni Battaglia ed abbiamo già attivato gli uffici tencici, ma esistono numerose condizioni tecniche e legislative da chiarire con assoluta certezza.
La prima questione riguarda l’iter del provvedimento che, essendo contenuto nel complesso sistema della finanziaria 2008 deve ancora essere sottoposta all’esame della Camera e alla doppia lettura del senato per poter essere valutata.
Successivamente è necessario chiarire due aspetti: il primo riguarda il testo letterario della norma laddove o esiste un riferimento territoriale circoscritto ed espressamente indicato per le Città di Modica e Ragusa o a beneficiarne potranno essere tutte le Città d’Italia all’interno delle quali esiste un sito Unesco, di cui ben otto solo nel Val di Noto ed almeno altre quaranta in tutto il territorio nazionale, attesa la valenza della struttura legislativa del provvedimento.
Ciò comporterebbe l’inevitale parcellizzazione delle risorse e l’impossibilità di sviluppare progetti coerenti.Né qualcuno si potrebbe meravigliare del contrario, atteso che l’anno scorso la maggioranza di centro sinistra, nel silenzio di tanti, ha votato uno stanziamento Unesco di tre milioni di euro per la Città di Caltagirone, escludendo gli altri centri del Val di Noto.
La seconda riguarda la conseguenzialità tra centro storico e riconoscimento Unesco. Né Modica, né Ragusa, né Scicli né altre città del Val di Noto sono state riconosciute patrimonio dell’Umanità per i loro centri storici, bensì per la presenza dei monumenti tardobarocchi.
Nel caso in cui il contenuto del testo fosse quello enunciato nessuno dei comuni della provincia potrebbero attingere ai fondi mancando uno dei requisiti principali. Per questo attendiamo con prudenza il testo definitivo che valuteremo con attenzione utilizzandolo al massimo delle potenzialità”

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