Modica: I dipendenti della ditta Busso si rivolgono alla Curia per avere gli stipendi arretrati

L’appello alla Chiesa degli operatori ecologici alle dipendenze della ditta Busso, non è rimasto inascoltato. Un rappresentante della Curia, infatti, incontrerà una rappresentanza dei lavoratori attualmente in stato di agitazione per il mancato pagamento di due mensilità (oggi scade quella di ottobre), ed ascolterà le loro ragioni. Ragioni fondate, innanzitutto, sulla sopravvivenza di un centinaio di famiglie, alcune delle quali a monoreddito. Stamane, intanto, è in programma – dalle 6 alle 8 presso il cantiere di via Gallinara – un’ assemblea dei lavoratori promossa dalla Cgil, in segno di protesta. L’ amministrazione comunale, dal canto suo, ha mantenuto la promessa fatta nei giorni scorsi alle organizzazioni sindacali: un mandato di pagamento alla ditta Busso per duecentomila euro. Pochi, pochissimi perché, ogni mese, l’impresa appaltatrice del servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani, esborsa 353.000 euro per il pagamento degli stipendi, senza contare i contributi previdenziali ed altri oneri. L’ impresa, infatti, non sembra intenzionata a pagare neanche una mensilità proprio perché non può più anticipare le somme necessarie. Ieri mattina, intanto, al cantiere, si sono presentate le forze dell’ ordine visto che, alcuni lavoratori, sono oramai esasperati. Alcuni di essi, autodenunciatosi e per la maggior parte autisti, non hanno cominciato il turno di lavoro cosi come previsto. Soltanto dopo una lunga discussione con i rappresentanti sindacali hanno ripreso l’ attività anche perché, la protesta che si intendeva attuare, non era stata programmata né annunciata alla ditta nei tempi e nelle modalità previste dalla legge in materia. “La ditta ci ha promesso – dice l’ assessore alle Politiche Ambientali, Nino Gerratana – che avrebbe pagato uno stipendio ai lavoratori ma fino a questo momento non l’ha fatto, nonostante il mandato di duecentomila euro. Stiamo valutando la possibilità di rescindere il contratto”.

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