Meno Rosa, candidato a sindaco di Modica, per la prossima competizione elettorale.
E’ il dato che emerge e che potrebbe concretizzarsi in seguito alla costituzione di una lista civica che fa riferimento particolare a Nino Minardo, e che punterebbe, quale elemento di primo piano per le imminenti “Comunali” di maggio proprio su Rosa, dato che l’ex presidente dell’Aapit ed ex assessore provinciale allo Sport sarebbe orientato per una candidatura alle “Provinciali”.
La possibile indicazione per il ruolo di primo cittadino di quello che oramai si può ritenersi l’ex indipendente di centrosinistra in consiglio comunale, sarà avallata tra qualche settimana nel momento in cui si creeranno le condizioni giuste e sarà valutata anche sulla base della considerevole esperienza, quasi trentennale, maturata nella sua carriera politica(sempre eletto in via diretta nelle numerose tornate elettorali), non solo come consigliere ma anche come assessore della Giunta Ruta dove ha ottenuto ottimi risultati nel settore ambiente ed anche nel pesante fronte della gestione dei rifiuti solidi urbani, sulla vicenda dei loculi cimiteriali ed in altre problematiche.
Il fatto più che certo è proprio la definizione del nuovo movimento politico che, molto probabilmente, sarà ufficializzato in una delle prossime sedute del consiglio comunale.
Sembra che sulle sedie che saranno destinate a tale lista non debba essere solo Meno Rosa a sedersi. Il passaggio di quest’ultimo in una lista che fa capo a Nino Minardo, è in queste ore, oggetto di discussioni e commenti in città ma c’è da dire che l’ex esponente de La Margherita da mesi si era posto in una condizione di indipendente preferendo restare in una posizione baricentrica tra la sinistra e la destra. L’interessato aveva deciso di salire sull’Aventino perché la sua voce, la sua credibilità, le sue risorse non sarebbero state apprezzate e valorizzate dai “superiori” del partito di appartenenza e nessuno avrebbe fatto nulla per trattenerlo. A questo si aggiunga, ciò che ha sempre denunciato Rosa, e cioè la non condivisione di alcune scelte e posizioni assunte a livello locale dal partito. Tutti motivi che hanno portato l’esponente politico ad accettare la proposta di costituire una lista civica di centro.