L’On. Roberto Ammatuna stigmatizza l’inattività dell’Ars.

A proposito dell’inattività che ha caratterizzato in questo ultimo mese i lavori d’Aula all’Assemblea Regionale Siciliana, l’On. Ammatuna interviene affermando che “Da un mese a questa parte l’attività dell’Ars è stata quasi completamente inesistente. Per ultimo, giovedì scorso, eravamo in attesa di conoscere i contenuti del Dpef – un semplice documento di programmazione – e di discuterlo in Aula ed invece abbiamo assistito all’ennesimo rinvio perché non esiste accordo all’interno della coalizione di centro destra. Il Presidente della Regione ha scelto come attività principale quella di lanciare strali ed improperi nei confronti del governo nazionale, cercando così di mascherare le carenze, le inadempienze della sua Giunta. L’impegno principale del centro destra sembra quello di aggiungere poltrone a poltrone, indirizzando i propri sforzi per l’istituzione dei deputati junior e di quelli supplenti. La coalizione di centro destra da una parte impone tagli ai servizi per i cittadini, come quelli previsti per la sanità, dall’altra però spende a piene mani per la creazione di inutili posti di sottopotere che hanno la finalità esclusiva di rispettare gli impegni precedentemente assunti. Nella seduta di martedì 10 ottobre l’Aula non tratterà il Dpef ma dovremo ascoltare ancora una volta le lagnanze del Presidente Cuffaro contro il governo Prodi, mentre i problemi veri da affrontare languiscono. Il centro sinistra non può assistere inerte, senza reagire, a questo stato di cose. Manifesto il mio disagio per questa inattività forzata, non posso rimanere inerte mentre le questioni legate al territorio e alla Sicilia si incancreniscono. Questo stato di cose mortifica il lavoro di un deputato e offende la dignità dei cittadini che, da una istituzione come l’Ars, attendo risposte, azioni, provvedimenti. Occorre rispondere con dure prese di posizione a questa situazione di stallo imposta dal centro destra, stigmatizzando questo regime di inattività imperante all’Ars e non escludendo il coinvolgimento dei cittadini in manifestazioni eclatanti”.

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