Modica: Il vicario foraneo Bonincontro chiarisce la situazione del bambino “rifiutato” alla catechesi della parrocchia di Sant’ Anna

Il vicario foraneo di Modica, Umberto Bonincontro, prende parola per chiarire la vicenda che ha visto in questi giorni al centro delle polemiche i genitori ed il nonno di un ragazzino di 7 anni e la parrocchia di Sant’Anna dove, secondo i primi, sarebbe stato vietato al ragazzino di prendere parte alle lezioni di catechismo per la Prima Comunione. “Si è trattato di un frainteso – dice Don Umberto Bonincontro -. Tutto è scaturito dal fatto che nella struttura parrocchiale del Quartiere d’Oriente sono in corso lavori di ristrutturazione per cui le lezioni di catechismo sono state diversificate in giorni diversi. Per il gruppo del minore il giorno stabilito era il mercoledì. Solo che per quel giorno il bambino deve sottoporsi ad una terapia per cui non gli era possibile essere presente”. Secondo il vicario foraneo il malinteso sarebbe sorto, quando la catechista avrebbe comunicato ai genitori del bambino la possibilità di svolgere le lezioni in altro giorno singolarmente nella speranza che si potesse trovare una catechista disposta a farlo. “Probabilmente la mamma del ragazzino – aggiunge Padre Bonincontro – ha pensato che si volesse emarginare il figlio, ma posso assicurare che così non è. Tra l’altro simili atteggiamenti non rientrano nello stile del parroco di Sant’Anna perché Don Ernesto Scarso, è sicuramente il cosiddetto “prete dell’accoglienza”, perché è persona molto disponibile nell’aiutare le persone con difficoltà oltre ad essere il cappellano dell’Istituto Penitenziario”. Della vicenda è stato informato anche il Vescovo della Diocesi di Noto, Monsignor Mariano Crociata. “Sua Eccellenza mi ha chiamato – aggiunge il vicario foraneo – e l’ho rassicurato che si trattava di un caso inesistente. Ora il bambino frequenta la parrocchia del Santissimo Salvatore, da me guidata, dove è stato iscritto tra i Lupetti, ma questo senza che noi fossimo a conoscenza di questa storia. Ripeto è un caso che non esiste”.

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