Burla, avvertimento, scherno, sfida. Il fatto è che ieri mattina i modicani hanno trovato una sorpresa in Piazza Corrado Rizzone. Sulla fontana realizzata da pochi anni e mai tanto apprezzata, proprio perché la gente non ne ha una bella opinione, durante le ore notturne qualcuno aveva installato e in bella mostra un uccello rapace di grosse dimensioni realizzato in carta pesta e completato con delle penne di volatile, e che dovrebbe rappresentare l’aquila che, com’è noto, è simbolo della città. Una frase ha destato particolare attenzione ed era scritta su quella che doveva essere una sorta di statua: “per penna varia”, con la congiunzione sostituita da una “ics” che ha l’identico significato. I primi ad accorgersi della presenza del finto ma imponente volatile sistemato su una sorta di palchetto in ferro, hanno guardato con una certa indifferenza poi, man mano che le strade cominciavano a popolarsi, la notizia si è sparsa a macchia d’olio fino a quando non sono intervenute sul posto le forze dell’ordine. A centinaia le foto scattate dai curiosi, soprattutto con i telefonini. Intorno alle nove, la struttura abusiva è stata rimossa ma anche durante il trasporto in molti si sono dilettati a fotografarla, mentre si trovava sul cassone di un mezzo comunale. Curiosi ma anche operatori televisivi si sono prodigati per riprendere le immagini. Al di la del “folklore”, resta la curiosità di capire quale significato possa avere avuto questo gesto anche perché proprio in questi giorni si è tornato a parlare a Ragusa della posa di una statua in memoria dell’onorevole Filippo Pennavaria, un nome che per i modicani rappresenta la mancata elevazione a provincia perché il parlamentare ragusano, all’epoca, secondo quanto racconta la storia, si sarebbe prodigato per convincere il Duce, Benito Mussolini, a non passare per la città della Contea dove, avrebbe detto, erano state preparate delle manifestazioni di protesta contro il fascismo. Fu, in conseguenza a ciò, Ragusa ad essere elevata in quel ruolo. In pochi, in ogni modo, credono che possa trattarsi di una burla, di una bravata. Certo è che gli ignoti autori hanno dovuto lavorare parecchio, prima per il confezionamento “dell’opera” e, in questo senso, qualcuno di loro dovrebbe avere una certa dimestichezza con questi lavori, e poi il trasporto e la posa sulla fontana. Hanno anche rischiato perché per posizionarla hanno avuto bisogno di parecchi minuti ed in quel momento sarebbero potuti incappare nelle forze dell’ordine. Resta il giallo, dunque, anche se ieri qualcuno sosteneva che la mastodontica aquila, si adattava meglio dell’attuale scultura posta nella piazza stessa.
Modica: chi ha messo quell’uccellaccio sulla fontana???
- Ottobre 11, 2006
- 3:15 pm
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