Rischiava la morte perché l’Ausl 7 di Ragusa non gli forniva i farmaci salvavita che in precedenza gli avevano prescritto i medici dell’Ospedale Ferrarotto di Catania. La soluzione, alla fine, è stata trovata ed il pensionato modicano Orazio Parisi, 66 anni, ex giardiniere del Comune di Modica, può ritrovare la serenità. L’uomo, per “tenere a bada” la sua malattia, è affetto da circa dieci anni da leucemia mieloide, e necessita dell’assunzione di una partita di pillole “Glivec da 10 milligrammi” che costano 3487 euro a confezione. La vicenda è emersa in questi giorni quando l’uomo, come aveva fatto altre volte, si è recato presso la farmacia dell’Ospedale Maggiore per ritirare i medicinali. La dirigente gli ha allargato le mani informandolo che una circolare dell’assessore regionale alla Sanità disponeva che i medicinali devono essere forniti dall’Ausl che le prescrive. L’uomo disponeva ancora di medicine per quattro giorni dovendo assumere quattro compresse. Parisi, dunque, si doveva rivolgere al Ferrarotto di Catania e, pertanto, sarebbe stato costretto anche a lunghi viaggi. Sulla vicenda era intervenuto anche il sindaco di Modica, Piero Torchi, ritenendo assolutamente assurda tale vicenda che interessa anche altri utenti che sono in cura in diversi ospedali d’Italia e nell’impossibilità di potere acquistare i costosi medicinali. Adesso è giunta notizia che l’Ausl 7 ha trovato una soluzione che è di natura temporanea che scavalca la circolare dell’Assessore regionale, Roberto Lagalla, dello scorso 16 ottobre scorso secondo la quale i farmaci di categoria H e quelli biologici per il trattamento di interesse reumatologico devono essere forniti dell’Ausl che le prescrivono a meno che non si tratti di strutture ubicate in altra regione o lontano dal luogo di residenza del paziente.
Modicano affetto da grave patologia e per la burocrazia rischia la vita. Presa di posizione del Sindaco Torchi.
- Dicembre 11, 2007
- 10:53 am
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa