Pronunciamento del Tar di Catania sui Peep. di Natale: “Si rischia di rallentare tutta l’economia ragusana per una mancata concertazione”.

“Il grave rischio è quello di vedere bloccata l’intera economia del territorio ragusano, perchè il blocco dei Peep, le aree destinate a Ragusa all’edilizia economica e popolare, significa l’annullamento della possibilità per tante famiglie, prive di grossi mezzi economici, di avere una casa, ma anche il rallentamento nella crescita di tante piccole e medie imprese legate all’edilizia”. E’ questo il commento del coordinatore provinciale dell’Italia dei Valori, Giuseppe di Natale, all’indomani della notizia del pronunciamento del Tar di Catania sui Peep. “L’azione portata avanti da alcuni esponenti ragusani del nostro partito è senz’altro lodevole dal punto di vista di una ricerca della legalità, ma rischia di fare di tutta l’erba un fascio. In questo senso l’iniziativa del senatore Giambrone rientra nel quadro d’azione proprio del partito, ma non si capisce perchè alcuni componenti del nostro stesso partito si intestardiscano nella ricerca di una frattura che nessuno vuole e che non porta benefici alla politica. Il “blocco” dei Peep ha senza dubbio una sua ragione che nessuno di noi mette in discussione, ma l’azione adottata da alcuni membri del circolo territoriale di Ragusa nasce di per sè sbagliata perchè non fondata sul dialogo, sul confronto interno al partito, con il centrosinistra ed anche con le forze politiche del centrodestra e con l’amministrazione. Che il Prg di Ragusa dovesse essere fornito anche di un Piano per l’edilizia economica e popolare è un dato di fatto incontrovertibile, così come dev’essere fornito di un Piano particolareggiato per i centri storici e di un piano di recupero delle zone e contrade periferiche, ma l’essere andati al muro contro muro con l’amministrazione ha portato soltanto il rallentamento dell’economia e l’azzeramento delle speranze di molti cittadini, di molte famiglie ragusane di avere una casa. Si doveva procedere in altro modo, cercare soluzioni alternative allo scontro, senza cadere nella trappola degli “accordi che accontentano tutti”, ma cercando di coniugare l’azione politica alle richieste provenienti dal territorio, dai cittadini. Come al solito il circolo territoriale di Ragusa cerca con forza lo scontro. Alcuni componenti il partito si sentono investiti del crisma della legalità, si credono autorizzati nel portare attacchi insensati nei confronti di esponenti storici del nostro partito, come si è visto nel caso della nomina dell’ing. Santino La Terra nella commissione edilizia del comune di Ragusa. Direi che è proprio il caso di sedere umilmente attorno ad un tavolo, mettendo da parte convinzioni preconcette che rischiano di fare di tutta l’erba un fascio e di vedere del marcio anche dove non ce n’è neppure l’ombra”.

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