Quali i costi che sostiene il Comune di Ispica per trasferire i rifiuti prima a Mazzarrà Sant’Andrea e poi a Motta Sant’Anastasia comparandoli con il conferimento prima a Scicli e poi a Ragusa. E’ uno dei chiarimenti chiesti dai consiglieri comunali di Ispica Pierenzo Muraglie e Giuseppe Roccuzzo all’aministrazione municipale. I due chiedono anche se il sindaco non intende chiedere la riapertura di San Biagio e se effettivamente l’attuale amministrazione Rustico ha dato all’Ato la disponibilità di un sito nel proprio territorio per realizzare una discarica comprensoriale. Lo scorso 19 novembre il sindaco è stato autorizzato dalla giunta di proporre giudizio avanti la competente sede giudiziaria avverso il verbale dell’Assemblea dei Soci dell’ATO Ragusa Ambiente SpA del 12 ottobre 2010 dal quale risulta la decisione di prevedere che i Comuni di Scicli, Modica, Ispica e Pozzallo non possono conferire i propri rifiuti presso la discarica, all’interno dell’ambito territoriale ottimale di Ragusa, cosiddetta “Cava dei Modicani” e che i costi di smaltimento e trasporto dei rifiuti in discariche extraprovinciali siano posti a carico dei singoli Comuni conferitori. Ecco i dati forniti dagli uffici comunali;
-dal 30 giugno del 2001 il comune di Ispica non conferisce più i propri rifiuti presso la discarica di c.da Graffetta;
-dal 1 luglio del 2001e sino al mese di aprile del 2008 si procede a conferire presso la discarica di San Biagio in territorio di Scicli;
-dal 1 maggio del 2008 al 26 aprile del 2010 il conferimento dei rifiuti solidi urbani è stato trasferito presso la discarica di Cava dei Modicani in territorio di Ragusa;
-dal 27 aprile 2010 causa “indisponibilità” dell’ultimo sito citato il comune di Ispica ha portato i propri rifiuti presso la discarica di Mazzarrà Sant’Andrea in provincia di Messina con un notevole aumento dei costi di gestioni del servizio;
-dal 25 ottobre del 2010 ad oggi si conferisce a Motta Sant’Anastasia in provincia di Catania con un considerevole onere economico da sopportare per le casse dell’ente.