Al freddo, a turno e con una grigliata all’aperto per tutti, il paese ha trascorso la notte presidiando l’abitazione di C.A., confuso dall’affetto e dalla solidarietà che la gente sta dimostrando nei confronti dei suoi bambini. Anche martedì pomeriggio i genitori dei bimbi, adottati nei cartelli come figli di tutto il paese, C.A. e K.K. hanno tentato un dialogo che si è protratto fino a sera inoltrata ma senza esito. La posizione di K.K., nonostante alcuni momenti di ripensamento, rimane rigida: i due fratellini devono tornare in America con lei adesso. I difensori di C.A., il sindaco Piero Rustico(nella foto) e l’avvocato Salvatore Giuliano stanno tentando ogni possibili strada legale per aspettare l’esito dell’udienza di venerdì e per valutare quanto scritto agli atti. Atti che vedono da un lato il suggerimento del giudice a verificare con attenzione la controversa vicenda e, dall’altro lo stesso giudice adeguarsi totalmente all’attuazione della richiesta proveniente dall’America. «Un atteggiamento inspiegabile – afferma la zia dei piccoli – e inaccettabile, se è vero che la legge è uguale per tutti. Non vogliamo né andare contro la legge né togliere i bambini alla madre. Però, proprio per il bene dei figli, i genitori devono avere gli stessi diritti. Non si può inoltre non tenere nella debita considerazione il fatto che la vita dei bambini si è svolta qui e che ogni forma di distacco, se necessaria, non può che essere applicata alla luce delle loro esigenze». Intanto l’on. Riccardo Minardo ha dichiarato di avere tentato un intervento «perché sia congelato, almeno fino alla decisione della Corte di appello che ha già sospeso il provvedimento, l’assurda decisione costringe i bambini a lasciare l’abitazione del padre». Minardo ha parlato con il ministro Clemente Mastella e con i responsabili dei minori del ministero di Giustizia: «Mastella, mi ha rassicurato circa il suo interessamento – afferma – che mi auguro possa avere un immediato esito positivo nell’esclusivo interesse dei bambini, incolpevoli vittime di una situazione tragica». Nel pomeriggio di ieri i parlamentari Giovanni Mauro e Innocenzo Leontini e il presidente del Consiglio comunale di Ispica, Massimo Dibenedetto, sono stati ricevuti dal ministro Mastella. «Abbiamo chiesto 24 ore di attesa – ha dichiarato Innocenzo Leontini – 24 ore di umanità per aspettare fino a domani il pronunciamento della Corte d’appello». Rinviata la fiaccolata annunciata dalla folla che staziona davanti la casa dei bambini: non c’erano i tempi per ottenere l’autorizzazione della questura.
DOMANI SI CONOSCERA’ LA SORTE DEI DUE FRATELLINI DI ISPICA
- Dicembre 20, 2007
- 4:49 pm
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