MODICA. ULTIMA SEDUTA DELL’ANNO DEL CONSIGLIO COMUNALE NON SENZA POLEMICHE

Consiglio comunale proficuo, ma che non ha mancato di riservare gli oramai soliti strali polemici. La seduta di giovedì sera della civica assise è stata infatti sospesa e poi riconvocata per ieri sera (seduta poi sciolta), per mancanza del numero legale. In apertura il consiglio comunale ha accolto i “colleghi” baby per un dialogo che ha segnato l’avvio di un rapporto tra “grandi” e “piccoli”. Nel proseguo di seduta, si è passata all’approvazione di diversi emendamenti e dell’intero regolamento sia per l’accesso allo sportello unico che per ciò che concerne il trasporto scolastico gratuito. In entrambi casi la votazione ha visto il voto contrario dell’opposizione, dopo lunghi dibattiti incentrati sulle critiche rivolte dai banchi di centrosinistra all’indirizzo dell’amministrazione comunale. I regolamenti prevedono dunque il pagamento di alcune somme per l’accesso allo sportello unico. Gli eletti avrebbero dovuto successivamente affrontare il dibattito sulla mozione, presentata dal consigliere di Sinistra Democratica Vito D’Antona(nella foto), circa il fitto del PalaGiustizia previsto in bilancio e che dal Ministero negano di dover erogare. Il capogruppo dell’Udc, Marisa Giunta, ha però chiesto, prima che il presidente Scarso cedesse la parola al consigliere D’Antona, una sospensione breve per un raccordo interno al suo gruppo ed alla coalizione di maggioranza. Una sospensione accordata dal presidente della civica assise per cinque minuti. Al rientro in aula è venuto però meno il numero legale; circostanza che si è ripetuta dopo un’ora nel rinnovo dell’appello. “Ancora una volta il centrodestra evita la discussione sulla mozione presentata sui fitti del tribunale – tuona il centrosinistra -. La strategia disperata della Giunta Municipale, fatta solo di introduzione di tasse ed aumenti di tariffe, tende a riparare i guasti che i 5 anni di amministrazione Torchi e coalizione di centrodestra, hanno causato. Tra le conseguenze nefaste – continuano dall’opposizione – non si può non segnalare l’enorme buco determinato proprio dall’ostinato inserimento del fitto del tribunale non riconosciuto e negato dal Ministero di Grazia e Giustizia”.

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