Sanità, si stringe la cinghia Dal 2009 in Sicilia ci saranno 125 guardie mediche turistiche in meno.

PALERMO – Dal 2009 saranno soppresse 125 guardie mediche turistiche per un risparmio pari a circa 4 milioni e 300 mila euro. Questo è il risultato della riunione che l’assessore regionale alla Sanità, Roberto Lagalla, ha avuto nel pomeriggio con i rappresentanti sindacali dello Snami (sindacato nazionale autonomo medici italiani), Smi, (sindacato medici italiani), Intesa sindacale, e Cgil medici. La soppressione delle guardie mediche turistiche sarà compensata dal personale dei presidi di assistenza continuativa ordinari operanti nei centri territoriali più vicini. Inoltre saranno congelati per il 2008 il previsto incremento di due ore dell’orario di servizio dei medici in modo da risparmiare ulteriori tre milioni e 120 mila euro. A queste somme si aggiunge un’ulteriore economia di circa 1 milione e 150 mila euro che sarà ottenuta differendo di due ore la apertura dei presidi di guardia medica nei giorni prefestivi e introducendo il ticket per i cittadini che usufruiranno del servizio di guardia medica in province differenti di quelle di residenza. "Il risparmio totale ammonta così a 8 milioni e 100 mila euro – dice l’assessore Lagalla – che è l’economia prevista dal piano di rientro". Per il 2009 saranno soppresse ulteriori 22 guardie mediche ordinarie in tutta la Regione che saranno individuate nelle sedi coperte da più presidii o in comuni tra loro in continuità territoriale: questa azione farà risparmiare cinque milioni e 500 mila euro. "Per tutto il 2008 nessuna guardia medica in Sicilia chiuderà. È stato un lavoro lungo e difficile ma alla fine abbiamo trovato il giusto compromesso con i sindacati e le associazioni di categoria". "Con la soppressione soltanto delle guardie mediche turistiche – ha aggiunto – otteniamo il massimo risparmio possibile con il minimo danno per i cittadini e il territorio. Nel periodo estivo infatti nei presidi di assistenza continuativa delle località turistiche saranno operanti medici delle guardie mediche ordinarie in modo da garantire l’assistenza sanitaria ai pazienti". "Purtroppo gli unici che al momento saranno tagliati fuori sono i circa 600 medici precari e stagionali che prestavano servizio solo nel periodo estivo". Per Lagalla "però questo è il male minore rispetto agli obiettivi raggiunti".

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa