CONSORZIO DI BONIFICA DI RAGUSA. ASSUNTI E POI LICENZIATI. ECCO I NOMI E LE “APPARTENENZE”

Niente più assunzioni di comodo al Consorzio di bonifica 8 di Ragusa. I 17 assunti appena qualche settimana fa sono arrivati troppo tardi, quando i cordoni della borsa di Mamma Regione erano ormai stati tirati dall’assessore regionale all’agricoltura Giovanni La Via. La deliberazione di assunzione è stata difatti bollata come “nulla” da La Via, perché non sottoposta alla preventiva autorizzazione della Regione, per il tramite del comitato di controllo. E così i 17 neo assunti si sono ritrovati con il posto “congelato”. O meglio, senza posto. Se dovessero essere superstiziosi, avranno maledetto quel “17” che li ha accomunati nelle due deliberazioni annullate da La Via. Uno degli ultimi atti (inutile) dell’ex commissario Gaetano D’Onufrio, spedito a casa come gli altri suoi colleghi, nell’ambito del progetto di riforma dei Consorzi di bonifica. Un progetto che vedrà la loro progressiva scomparsa da qui al 2011. Gli operai alle dipendenze (o almeno la maggior parte di essi) transiteranno direttamente all’assessorato regionale all’agricoltura. Ecco perché La Via non poteva permettere altri sprechi. Il “postificio” è ormai solo un ricordo. E tra tutti i consorzi, quello di Ragusa aveva battuto un piccolo guinness, in negativo: era sovradimensionato per due terzi. Come dire che su 481 dipendenti, 350 dei quali a tempo determinato, ben più della metà sono superflui e costosi per la collettività. Un dato evidentemente disconosciuto dall’ex commissario D’Onufrio che, con le due deliberazioni del 19 novembre e del 12 dicembre scorsi aveva allegramente proceduto alle 17 assunzioni. Tra i “fortunati” Luca D’Onufrio (non è un caso di omonimia: è il figlio dell’ex commissario), assunto con contratto part-time. E poi ancora Paola Castelletti, figlia del segretario cittadino di Ragusa dell’Udc e, dulcis in fundo, la moglie del presidente del consiglio comunale di Ragusa Titti la Rosa. Tutti a carico della Regione e, di riflesso, dei contribuenti. Tutti erano stati assunti per svolgere non si capisce bene quale mansione. Già da tempo difatti i consorzi di bonifica costituiscono solo degli inutili carrozzoni, avendo perduto ogni qualsivoglia parvenza di utilità sociale. Un tempo i consorzi si occupavano in primis della gestione delle acque irrigue in agricoltura. Come ciò si estrinsecasse nella pratica, resta un piccolo mistero. Come un segreto resta cosa facciano ogni giorno la maggior parte degli operai in esubero. Un segreto sì, ma di Pulcinella. Con la prima deliberazione del 19 novembre al Consorzio di bonifica n. 8 sono stati assunti dieci ausiliari d’ufficio, 5 a tempo pieno e 5 a part time. Si tratta di Santa Nativo, Katia Vicari, Carmelo Licitra, Paolo Castelletti, figlia del segretario cittadino dell’Udc di Ragusa, Lucia Cartillone, Luigi d’Onufrio, Ilenia Gianchino, Emanuele Mandolfo, Silvana di Stefano, moglie del presidente del consiglio comunale di Ragusa e Salvatore Gulino. Con la seconda deliberazione, del 19 novembre, sono stati assunti Vito Ragusa, Rosario Cascone, Giuseppe Cirmi, e Giovanni Puglisi. Con la deliberazione del 10 dicembre sono stati assunti Carmelo Biazzo, Enrico Cappello, di Scicli e Giorgio Fede. Con la deliberazione del 27 dicembre sono stati assunti Davide Alescio, Rosario Carnemolla, Giuseppe Cicero, Giuseppe Di Paola Campagnolo, Gabriele Pisana e Vito Scollo.

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