Comitato paritetico Stato Regione: “fermo l’iter per il Porto di Donnalucata”

Porto di Donnalucata: tutto fermo. L’iter del progetto per la messa in sicurezza della struttura portuale sciclitana grazie ai fondi del terremoto del 13 dicembre 1990 si è bloccata al "cospetto" del Comitato paritetico Stato Regione, istituito con la legge 433 del 91, e del direttore del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Guido Bertolaso. Lo ha detto, a margine della conferenza stampa sul finanziamento per la messa in sicurezza della Chiesa di Santa Caterina da Siena, il direttore del Dipartimento della Protezione Civile di Ragusa, l’ingegnere Chiarina Corallo, l’organismo che sta redigendo una memoria difensiva, che sarà trasmessa alla Comitato paritetico, nel tentativo di superare le obiezioni del Dipartimento nazionale, raggiunto da alcuni dossier confezionati da ambientalisti iblei, che denunciano come dietro la messa in sicurezza del porto di Donnalucata si celi piuttosto l’intenzione di fare un secondo porto turistico dopo Marina di Ragusa. Intanto, secondo quanto annunciato dall’on. Orazio Ragusa, la Regione dovrebbe finanziare un intervento di dragaggio straordinario della diga foranea. Ci sono quindici pescatori a braccia conserte, che da un anno non possono andare a lavorare. L’inagibilità della struttura è stata dichiarata anche dalla Capitaneria di Porto, per cui grava anche un divieto giuridico sulla possibilità di andare a pesca. Chi volesse farlo rischierebbe, a proprie spese, la propria incolumità. Purtroppo, bisogna aggiungere che anche quando il finanziamento dovesse essere confermato esso non sarebbe probabilmente sufficiente. Dal 2001, anno in cui l’allora assessore alla Presidenza della Regione, Giuseppe Drago, assegnò gli otto miliardi di vecchie lire, ad oggi, ci sono stati diversi ritocchi nel tariffario regionale delle opere pubbliche. L’ultimo dei quali con un incremento del 15%. Il che vuol dire che occorrerebbe in un secondo momento un impinguamento delle somme a disposizione. Ancora una volta, a fronte di un’opera pubblica di grande importanza, l’incapacità di fare sintesi e di mediare ha prodotto il risultato di bloccare tutto. Mentre quindi famiglie della locale marineria sono ridotte sul lastrico. A breve si dovrebbe conoscere l’esito della decisione del Comitato paritetico, che dovrà valutare i dossier favorevoli e contrari alla messa i sicurezza del porto.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa