MODICA, IL VIDEO DE “IL CLANDESTINO” SU YOUTUBE. UNA NUOVA PROSPETTIVA ALL’ASP: “ALLORA QUERELATECI TUTTI”

L’annunciata querela da parte del direttore generale dell’Asp Ragusa nei confronti dei promotori delle riprese video tra i corridoi dei piani interrati e della nuova ala dell’Ospedale Maggiore, sta determinando serie di polemiche tra i diversi movimenti politici cittadini. Era stata la Federazione della Sinistra di Modica a condannare per prima la decisione dell’Asp nei confronti dell’Associazione “Il Clandestino”, adesso è il Movimento “Una Nuova Prospettiva” che si dice sconcertato, costernato, deluso ed indignato nei confronti dell’azienda. “Ci saremmo piuttosto aspettati – dice Piero Gugliotta – che, dinanzi ad immagini che lasciano ben poco spazio alle interpretazioni, la Direzione dell’Asp provvedesse immediatamente a sanare le irregolarità denunciate dall’inchiesta del mensile e avviasse, contemporaneamente, un’indagine interna per individuare eventuali responsabilità e omissioni. Assistiamo, invece, alla ormai dilagante attitudine tutta italiana, di negare l’evidenza dei fatti e di individuare negli operatori dell’informazione i colpevoli di chissà quali gravi reati”. Una Nuova Prospettiva esprime piena solidarietà a “Il Clandestino – con permesso di soggiorno” e, interpretando il sentire della stragrande maggioranza dei modicani, manifesta gratitudine per avere portato a conoscenza di tutta la comunità locale lo stato di degrado in cui versano alcuni ambienti dell’Ospedale Maggiore di Modica e per il lavoro di informazione, totalmente gratuito e disinteressato, che sta portando avanti da alcuni anni in città. “All’Asp rivolgiamo l’invito a voler celermente spiegare a tutta la collettività come e perché simili situazioni di degrado si siano verificate – prosegue Gugliotta – e auspichiamo che, anzichè fare la voce grossa con gli strumenti di informazione, faccia crescere al proprio interno la capacità di controllo e verifica di tutte le procedure necessarie ad una corretta gestione dei servizi che gli sono attribuiti. Viceversa, se dovesse proseguire con l’incredibile intento di colpevolizzare gli autori dell’inchiesta, sappia, sin da adesso, che siamo pronti ad autodenunciarci insieme a loro e che, più in generale, sosterremo sempre quanti si prodigano per dare un’informazione corretta, libera ed incondizionata alla nostra città”.

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