Disattende i domiciliari. Va in carcere ex calciatore del Modica

Misura dei domiciliari revocata per un ex calciatore del Modica che ora dovrà scontare il residuo di pena, circa un mese, nel carcere di Piazza del Gesù. L’uomo, Vincenzo A., 56 anni, era stato colpito da un ordine di arresto della Procura della Repubblica con destinazione ai domiciliari(aveva scelto Ragusa come città)perchè doveva scontare una condanna a quattro mesi per una sentenza passata in giudicato. Si trattava di una parte di pena per processi vari a suo carico per violenza e lesioni personali ed anche mancato versamento dei mezzi di sostentamento all’ex moglie ed alla figlia. Processi che erano scaturiti dalle denunce presentate alle forze dell’ordine dalla donna che spesso era costretta a chiedere l’intervento di polizia o carabinieri. Il cinquantaseienne, dipendente statale impiegato presso un pubblico ufficio di Modica, non si sarebbe nemmeno preoccupato di percorrere la strada della Corte d’Appello per tentare in una riforma delle condanne. Pare che lo stesso avesse pure disatteso una notifica con la quale veniva sollecitato ad indicare un luogo, un’associazione, un ente assistenziale dove scontare la pena anziché in carcere. I magistrati, insomma, avevano percorso tutte le strade prima di assumere il provvedimento estremo. Anche l’ultima circostanza l’aveva presa sottogamba ed allora si era visto presentare quelli della Polizia Giudiziaria che lo avevano arrestato e poi accompagnato domiciliari. E anche stavolta la sua superficialità è stata determinante. Nei corso di controlli a casa, non era stato trovato e così, a seguito delle segnalazioni delle forze dell’ordine, la Procura della Repubblica ha deciso fargli trascorrere qualche settimana in carcere. Gli agenti del Commissariato sono andati a prelevarlo nel suo ufficio, al Polo Commerciale, e lo hanno trasferito nell’istituto di pena. L’uomo, nonostante i domiciliari, era stato autorizzato a recarsi al lavoro nelle ore antimeridiane. L’arresto, chiaramente, non è passato inosservato all’utenza che era in attesa del turno per accedere agli sportelli.

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