SCICLI. IL SINDACO CHIESE ISPEZIONE ALLA CORTE DEI CONTI SU MODICA, ISPICA E SCICLI

“Il mio mandato di primo cittadino sta per volgere al termine e dopo dieci anni di amministrazione non ho alcuna intenzione di lasciare qualcosa di intentato per recuperare il credito di oltre tredici milioni di euro per il conferimento in discarica dei rifiuti da parte di Modica, Ispica e Pozzallo”, spiega Falla. “Poiché il sindaco di Modica, Piero Torchi, afferma che palazzo San Domenico inizierà a pagare solo quando Scicli avrà ritirato la sua azione giudiziaria relativa al pignoramento dei beni per il recupero del proprio credito, ho chiesto alla Corte dei Conti di sindacare la veridicità e l’attendibilità dei bilanci dei quattro Comuni del comprensorio, Scicli compresa, al fine di sapere una volta per tutte se le somme che abbiamo iscritto a ruolo nel nostro bilancio potranno mai essere pagate dai nostri debitori”. Una scelta clamorosa quella del primo cittadino di Scicli, che ha informato il Prefetto Giovanni Francesco Monteleone della sua scelta. Un gesto estremo, compiuto a fine legislatura, dopo che la vicenda giudiziaria del pignoramento si è in qualche modo incartata nelle pieghe delle sospensive e dei giudizi di merito. La Corte dei Conti ha già avviato la sua attività ispettiva. A Scicli da tempo si sostiene che gli strumenti contabili dei comuni conferitori potrebbero non essere a posto e che nelle pieghe dei bilanci possa esserci qualche magagna in ragione della quale da qui a qualche anno Modica, Pozzallo e Ispica potrebbero opporre ragioni nuove al mancato pagamento dei debiti. Il sindaco Falla, dopo dieci anni di mandato, dice di voler chiudere con la coscienza a posto. Da qui il suo invito alla magistratura contabile a esaminare addirittura anche il bilancio del Comune di Scicli. “Non abbiamo niente da nascondere. Che ben vengano i controlli su di noi e sugli altri. Desidero lasciare il mandato sapendo che prima o poi la comunità sciclitana riavrà i soldi che le spettano. Mi auguro che la stessa pervicacia possa essere messa in atto dal mio successore”. Un invito, quindi, al futuro sindaco, a proseguire tale azione di recupero crediti, a qualunque costo, e con qualunque strumento la legge metta a disposizione.

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