“Grazie all’Hospice di Modica, ho scoperto, vicino alla persona che amavo di più, che al dolore non ci si deve sottrarre ma bisogna accettarlo con dignità”. Così la pensava Manuela Pitino che ad inizio gennaio aveva scritto una lunga lettera nella quale esaltava le qualità della struttura ospedaliera inaugurata lo scorso 20 settembre e destinata ad accogliere i cosiddetti malati terminali. Ora la donna riceve i ringraziamenti direttamente dal direttore generale dell’Asp, Ettore Gilotta. “Le sue parole – scrive quest’ultimo – mi riempiono di quella soddisfazione e di quel sentimento di compiutezza che dovrebbero essere l’obiettivo di qualunque amministratore impegnato nel confronto coi bisogni della cittadinanza. Quando abbiamo varato la struttura dell’Ospedale Maggiore non abbiamo fatto altro che dare corpo ad un passaggio irrinunciabile del processo di “umanizzazione” dell’ospedale, nella convinzione che il grado di civiltà di una comunità sia dato anche dal livello qualitativo dei servizi sanitari di cui dispone”. Insomma dopo tante polemiche attorno al “Maggiore”, c’è uno spiraglio dialettico sereno, di reciproca disponibilità. Quando c’è buona sanità, del resto è necessario “dare a Cesare quel che è di Cesare. “L’Hospice – dice ancora Gilotta – è una struttura che garantisce, come la signora Pitino lucidamente annota, la migliore modalità possibile del processo di accompagnamento di un malato all’inevitabile momento della sua dipartita. Una modalità che non consiste solo in un mero protocollo medico ma che comprende un “prendersi cura” in cui paziente e familiari sono coinvolti in un programma di umanizzazione della perdita, che così non è più lasciata alla sola gestione tecnica dell’evento!”.(
Quando la buona sanità viene esaltata. Modica e l’Hospice. Gilotta ringrazia Manuela Pitino
- Gennaio 26, 2011
- 4:08 am
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