Un operaio rumeno, Gabriele Semunescu di 30 anni, è stato colpito da una forte scarica mentre stava provvedendo al montaggio di un impianto serricolo di contrada Bellamagna-Giarrusso. L’episodio è avvenuto ieri mattina. Il bracciante, che lavora per conto di un’impresa specializzata nella costruzione di intelaiature di serre, secondo una prima ricostruzione dei fatti, avrebbe sfiorato con un paletto d’acciaio il cavo dell’alta tensione che si trovava attaccato ad un palo dell’Enel ubicato all’interno del terreno. Il poveretto è stato immediatamente trasportato all’Ospedale di Modica. I sanitari, dopo le prime cure, lo hanno ricoverato in osservazione presso la Divisione di Cardiologia in quanto gli è stata diagnosticata una fibrillazione atriale oltre a delle ustioni ai piedi e alle mani di terzo grado. Rischia di perdere un dito del piede, ma non è a rischio di vita. Sul posto si sono portati i carabinieri della Compagnia di Modica che hanno avviato le indagini. Il terreno è di proprietà di un anziano affittuario che lo avrebbe ceduto in locazione al figlio, coltivatore diretto, per impiantarci le serre, com’è in tutta la zona. I militari dell’Arma tendono a verificare le eventuali responsabilità ed anche la posizione del trentenne rumeno. Frattanto un dato interessante emerge, in questa tragedia sfiorata. Lo scorso mese di giugno, il proprietario dell’area interessata aveva diffidato l’Enel, intimando la rimozione del palo all’interno del terreno o, quantomeno, la messa in sicurezza dei cavi. «Il mio cliente – dice l’avvocato Emanuele Guerrieri – lo scorso mese di giugno mi aveva comunicato le sue preoccupazioni per la pericolosità dell’impianto elettrico all’interno della sua proprietà e, personalmente, ho diffidato l’Enel, facendo rilevare l’alto rischio che esisteva per le pessime condizioni in cui versava l’impianto elettrico che avrebbe potuto, a nostro avviso, mettere a rischio persone e terzi. Fino ad oggi non abbiamo avuto alcun riscontro in merito». La vicenda, dunque, potrebbe assumere risvolti particolari che andrebbero oltre le lesioni riportate dal rumeno, nel senso che potrebbero emergere delle responsabilità oggettive nei confronti di terzi. L’operaio, in ogni modo, era un contrattista, almeno per tale viene indicato, ma anche in questo caso occorrerà verificare il sua attuale inquadramento sotto l’aspetto lavorativo. Sa.C.
Incidente sul lavoro
- Ottobre 27, 2006
- 10:45 am
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