Il parere favorevole permetterà l’acquisizione al patrimonio pubblico del bene monumentale Parere favorevole. La Sovrintendenza di Ragusa ha dato disco verde all’acquisizione da parte del Comune di Scicli dell’ex Convento di Sant’Antonino. Nel 2005, secondo quanto ricorda l’assessore ai beni culturali Giuseppe Savarino, l’amministrazione comunale aveva conferito un incarico al Dipartimento delle Scienze per l’Architettura presso l’Università di Genova per una campagna di studi e di ricerche sul complesso monumentale. A proporre l’esecuzione di studi e ricerche specialistiche per la conservazione del manufatto era stata l’architetto sciclitano Elèda Trovato: la professionista infatti aveva fatto parte della Scuola di Specializzazione di Restauro dei Monumenti presso la facoltà di architettura di Genova. L’ex convento è oggi un rudere abbandonato, sito nel centro storico: un manufatto precedente al terremoto del 1693, a ridosso del torrente Modica-Scicli. Il complesso conventuale, come tanti altri, fu incamerato dallo Stato con la legge del 1866 sulla soppressione degli ordini ecclesiastici. Fu poi rivenduto a dei privati, la famiglia Sgarlata e la famiglia Giavatto. Assieme al convento della Croce è una delle poche testimonianze dell’architettura precedente al terremoto del 1693, e contempla una cappella risalente ai primi del Cinquecento. E al 1514 risalirebbe, secondo i testi dello storico Antonino Carioti, la fondazione del convento dei padri conventuali di San Francesco, detto di Sant’Antonio da Padova. Si tratta di un’interessante architettura minore posta originariamente fuori dalle mura della città, oggi conglobata dalla stessa e soffocata dalle trasformazioni urbanistiche adiacenti all’immobile. Ora l’inizio della procedura amministrativa che porterà a un intervento di acquisizione al patrimonio pubblico e di recupero. Giuseppe Savà
LA SOVRINTENDENZA FAVOREVOLE ALL’ACQUISTO DA PARTE DEL COMUNE DELL’EX CONVENTO DI SANT’ANTONINO
- Ottobre 27, 2006
- 2:48 pm
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