BLOCCANO UN RAPINATORE MA QUESTI MUORE. DUE ALBANESI RESIDENTI A MODICA INDAGATI PER OMICIDIO COLPOSO

Due modicani, di origine albanese, sono stati indagati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Catania per omicidio colposo. Sono indiziati di avere provocato la morte di un rapinatore nel tentativo di bloccarlo. L’episodio è dei giorni scorsi ma ieri è stato notificato ai due, R.A., 40 anni, e K.G., 60 anni, l’avviso di iscrizione nel registro degli indagati. Adesso saranno i loro difensori, gli avvocati Alessandro Borgese e Franco Rovetto, del Foro di Modica, a dovere dimostrare che i due non c’entrano nulla con la morte del ventunenne Dario Scavone di Giarre. In sostanza, entrambi gli indiziati di reato, si trovavano da qualche giorno a Mascali, in provincia di Catania, per aiutare il loro datore di lavoro. In un momento di pausa, si erano fermati presso un bar per consumare un caffè, allorquando si presentò, armato di un coltello lo Scavone, intenzionato a rapinare il proprietario dell’esercizio e gli avventori. Pare che i due modicani si siano avventati sul malvivente e lo avrebbero bloccato a terra per farlo desistere. Di li a poco erano arrivati i carabinieri. Scavone, colto da malore, era stato soccorso e trasportato all’Ospedale Garibaldi dove, però, è giunto cadavere. A seguito degli interrogatori eseguiti dagli inquirenti al quarantenne ed al suo amico è stato contestato il reato. Ieri è stato eseguito l’esame autoptico sul corpo della vittima dal professore Ragazzi. Gli avvocati Borgese e Rovetto hanno nominato un consulente di parte, il dottor Vincenzo Cilia. Dalle prime ipotesi pare che non si evinca alcun nesso diretto con la morte del giovane. A questo punto bisognerà attendere l’ esito della perizia di Ragazzi, ed anche gli esami tossicologici per capirne di più.

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