L’onorevole Ammatuna chiede lo stato di calamità naturale per l’anomala fioritura algale nel tratto di mare compreso fra Licata e Scoglitti

Con una interrogazione al Presidente della Regione Sicilia e all’Assessore all’Agricoltura, Cooperazione, Commercio, Artigianato e Pesca, l’On. Roberto Ammatuna chiede interventi a tutela dei pescatori di Scoglitti, in difficoltà per la presenza di alga verde e per la pesca del novellame. Di seguito il testo integrale dell’atto ispettivo: “PREMESSO che: · il tratto di mare compreso fra l’abitato di Licata e quello di Scoglitti, ricadente all’interno del Golfo di Gela, risulta diffusamente colonizzato da un’alga verde, una clorofita, che a parere dei pescatori di Scoglitti ha assunto una distribuzione omogenea in tutto il Golfo; · tale presenza di feltro algale produce una forte riduzione delle rese di pesca, sia per le imbarcazioni che praticano pesca artigianale che per la flotta a strascico, con una riduzione di quest’ultima di più del 50% delle imbarcazioni; · tale fenomeno ha prodotto un cambiamento nella composizione della comunità ittica e comporta significativi problemi pratici durante le operazioni di pesca, riempiendo ed ostruendo le maglie delle reti, mettendo così a repentaglio la sicurezza dei pescatori; · il Decreto 5/2008 dell’Assessore all’Agricoltura, Cooperazione, Commercio, Artigianato e Pesca consente, in tutti i compartimenti marittimi della Sicilia per 60 giorni a decorrere dal 28 gennaio 2008, la pesca professionale del novellame di sardina (Sardina pilchardus) e del rossetto (Aphia minuta); · l’attuazione di tale Decreto provoca un ulteriore sconvolgimento degli equilibri ambientali del Mediterraneo, incluso il tratto di mare compreso fra Licata e Scoglitti, rappresentando un grave nocumento per i pescatori che operano nella zona, già messi a dura prova dal fenomeno algale e dal “caro-gasolio”; RITENUTO che: · l’ampiezza e la vastità del fenomeno registrato nel tratto di mare compreso tra Scoglitti e Licata dovrebbe giustificare l’attivazione di un adeguato piano di studio e monitoraggio; · la complessità dei fenomeni ambientali, che gravano sull’area interessata dal massivo fenomeno algale, renderebbe opportuna la predisposizione di una mappatura dei fondali che consenta di delimitare e descrivere oggettivamente la loro distribuzione e di monitorare adeguatamente i principali parametri chimico-fisici, allo scopo di restringere il numero delle eventuali concause responsabili; · per il fenomeno della fioritura algale nel Golfo di Gela, con il conseguente danno economico per la marineria del luogo, si rende necessario il riconoscimento dello stato di calamità naturale; · in conseguenza al Decreto 5/2008 dell’Assessore all’Agricoltura, Cooperazione, Commercio, Artigianato e Pesca le catture del novellame di sardina (Sardina pilchardus) e del rossetto (Aphia minuta) possono portare un ulteriore stravolgimento dell’equilibrio ambientale del Golfo di Gela, già investito dall’allarmante espansione massiva dell’alga verde; PER CONOSCERE: se intendono dichiarare lo stato di calamità naturale per far fronte alle difficoltà economiche nel quale versano i pescatori che operano nel tratto di mare ricompresso fra Scoglitti e Licata; se intendono avviare un adeguato piano di studio della zona, allo scopo di monitorare adeguatamente i principali parametri chimico-fisici e di restringere il numero delle eventuali concause responsabili del proliferare della fioritura algale; se intendono avviare interventi tecnici di eradicazione meccanica dell’alga per garantire la sicurezza dei pescatori; se intendono revocare il Decreto 5/2008 dell’Assessore all’Agricoltura, Cooperazione, Commercio, Artigianato e Pesca”.

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