NON SIMULO’ IL REATO. MECCANICO MODICANO PROSCIOLTO DAL GUP

Nessun nesso con l’incendio che distrusse parte della sua officina. E’ stato prosciolto il meccanico modicano Vincenzo Ruta, 41 anni, modicano, sul quale pesava l’accusa di incendio doloso e simulazione di reato. Lo ha deciso il Giudice per le udienze Preliminari del Tribunale di Modica, Michele Palazzolo, a conclusione dell’udienza dibattimentale che ha deliberato per l’assoluzione per non avere commesso il fatto relativamente all’incendio e perché il fatto non sussiste per il secondo reato. Il difensore dell’uomo, l’avvocato Ignazio Galfo, ha fatto risaltare nel corso del dibattimento alcune discrepanze che emergevano dalle indagini dalle quali non risultavano prove concrete. Ruta aveva visto ribaltare la propria posizione sulla base delle indagini svolte dei carabinieri a seguito dell’incendio che si sviluppò la notte del 21 agosto del 2005 all’interno della sua officina ubicata in Contrada Gisirella, a ridosso del Viadotto Guerrieri, sulla SS. 115. Quella notte le fiamme si sprigionarono all’interno dell’esercizio danneggiando oltre alla struttura anche parte dell’attrezzatura ed un paio di veicoli che si trovavano nell’officina per essere riparati. Sul posto, oltre ai militari dell’Arma, intervennero anche i vigili del fuoco che cercarono di attenuare i danni. I riscontri delle indagini, gli interrogatori, avevano indotto la magistratura inquirente a formulare le accuse nei confronti dell’uomo che, tra l’altro, aveva promosso per il tramite lo stesso avvocato Galfo, la procedura per accedere ai fondi dell’Antiracket per potere riavviare la propria officina. L’artigiano aveva, infatti, denunciato di avere subito delle minacce, richieste estorsive e di non essere più sereno.

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