Arrestato lo scorso 30 ottobre durante l’operazione antidroga “Campailla”, nella quale, comunque, non rientrava. Ad un controllo, però, era andato in escandescenze usando violenza contro i carabinieri e per questo era stato arrestato. Il processo a suo carico è partito davanti al giudice monocratico del Tribunale di Modica, Anton Giulio Maggiore, con l’escussione delle parti offese, tutti militari dell’Arma. L’imputato è Giuseppe Occhipinti, modicano, in atto detenuto ai domiciliari, difeso dall’avvocato Giovanni Giuca. I fatti si verificarono intorno alle quattro del mattino nei pressi di Piazza Matteotti. Sono stati il comandante ed il vice comandante della Compagnia, Loddo e Muscatello, che, tra l’altro, sono stati già risarciti simbolicamente, a raccontare ciò che accadde. Occhipinti fu fermato alla guida di una Fiat Panda insieme con altre due persone, proprio mentre diversi carabinieri stavano notificando gli ordini di custodia cautelare per le persone coinvolte nell’operazione antidroga. Dai controlli emerse che l’interessato guidava nonostante la patente gli fosse stata ritirata per guida in stato di ebbrezza. “Lo abbiamo invitato a scendere – ha spiegato il capitano Alessandro Loddo – e lui repentinamente mi ha preso per il collo, cominciando a sferrare calci e minacciandomi di morte quando mi avrebbe incontrato da solo. Ho chiesto rinforzi”. Sul posto arrivarono altri militari con il tenente Muscatello ed anche nei confronti di questi l’uomo non lesinò violenza. Con difficoltà fu trasferito in Caserma dove colpì ancora con calci e pugni i militari ed il vice comandante e prese a minacciare di morte. Tutti i carabinieri che furono interessati dovettero ricorrere alle cure del pronto soccorso. Il prossimo 24 giugno sarà sentito l’imputato e poi ci sarà la sentenza.
nella foto il pubblico ministero, Diana Iemmolo
Violenza contro i carabinieri. Modica, processo per Giuseppe Occhipinti
- Marzo 2, 2011
- 9:21 am
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