Consiglio Provinciale di Ragusa. Approvata la relazione di attuazione del Piano Territoriale Provinciale

Il Consiglio Provinciale di Ragusa ha approvato la relazione sullo stato di attuazione del Piano Territoriale Provinciale all’unanimità dei presenti e con l’astensione di Mustile (Sel) e Burgio (Mpa). Nella sua relazione iniziale il dirigente del settore del Piano, Vincenzo Corallo, ha sviscerato i dati relativi allo stato di attuazione del Piano. In termini percentuali generali, e con riferimento al solo valore numerico, delle complessive 184 azioni previste dal Piano Territoriale Provinciale, il 24.5% risultano già concluse, il 15.2% sono in corso di attuazione, il 40.8% risultano comunque avviate, mentre il rimanente 19,6% deve essere ancora concretamente attivato.
“Essendo l’arco temporale – ha detto Corallo – di riferimento del fabbisogno sui cui è stato costruito il Piano Territoriale Provinciale di 10 anni, in termini generali tali dati possono essere considerati sostanzialmente soddisfacenti. Al riguardo permangono le considerazioni già formulate nella prima fase di monitoraggio, e cioè che se numericamente molte azioni previste dal Piano sono ancora da avviare, sono state comunque avviate quelle aventi maggiore rilevanza nell’ambito del generale progetto strategico (a tale riguardo evidente è il riferimento alle maggiori azioni sul sistema infrastrutturale dei trasporti, che ha visto negli ultimi anni un forte sviluppo); resta comunque elevato il complesso degli interventi che, quantunque avviati, sono ancora da portare a compimento, circostanza, tuttavia, che deve essere riferita anche alla complessità dei procedimenti ed alla reale capacità amministrativo-istituzionale dei soggetti attuatori coinvolti”.
Tra i dati più significativi dell’attuazione del Piano per quanto concerne alcuni ambiti specifici vanno segnalati la crescita del settore turistico, il passaggio alla fase attuativa di alcune azioni sul sistema delle infrastrutture, l’entrata in esercizio di alcuni interventi sul sistema della portualità minore.
Durante il dibattito, diversi consiglieri hanno dichiarato che appare ormai indifferibile l’aggiornamento dello stesso Piano alla luce delle nuove evoluzioni pianificatorie come il Parco degli Iblei, il Piano Paesistico e il Piano Cave.