Il Sindacato ISA rappresenta solo se stesso. E’ questo “l’agghiacciante” riscontro degli accertamenti effettuati presso l’Ufficio Personale del Comune di Modica che fa emergere come il sindacato non abbia alcun iscritto tra i lavoratori dell’ente. Il Segretario Generale del Comune, Ignazio Baglieri, in una nota inviata al Prefetto, sottolinea le stupefacenti risultanze delle verifiche poste in essere dall’ufficio personale del Comune di Modica in ordine alla presunta rappresentatività del sindacato Isa terziario.
Il sindacato in questione, infatti, aveva ripetutamente lamentato la mancata consultazione in ordine alle problematiche concernenti i dipendenti, fino a fare pervenire all’ente una nota della segreteria nazionale nella quale si affermava che “il sindacato autonomo Isa risulta firmatario, per adesione tramite il CSA, dei contratti nazionali e regionali applicati agli Enti locali,
“Tale affermazione – dice adesso il sindaco, Antonello Buscema – viene clamorosamente smentita dalle risultanze dell’indagine del segretario, il quale nei giorni scorsi ha ricevuto una nota ufficiale del CSA (Coordinamento Sindacale Autonomo) nella quale chiaramente si afferma: “Il Sindacato Isa non è più aderente alla nostra organizzazione sindacale in quanto dal 2008 non ha provveduto ad effettuare i dovuti atti di confluenza, pertanto si prega l’Ente di non dare seguito alla nota inviatoVi dal suddetto sindacato in cui asseriva la sua adesione al CSA”.
Il Segretario Generale Baglieri ha già provveduto ad informare il Prefetto, chiedendogli di adottare ogni opportuna misura idonea a evitare che il sindacato Isa, il cui coordinatore è Giorgio Iabichella, assuma iniziative sindacali che coinvolgano il Comune di Modica, invitandolo a valutare, così come il Sindaco, l’opportunità di ulteriori iniziative di carattere legale.
“Penso che quanto è venuto alla luce – conclude Buscema – si commenti da solo e abbia bisogno di ben poche ulteriori considerazioni. Non si può che stigmatizzare l’operato inqualificabile del sindacato Isa che finora ha millantato una rappresentanza del tutto inesistente e lo ha fatto innanzitutto, cosa gravissima, con i dipendenti che gli hanno dato credito. Dev’essere chiaro a tutti che non si può scherzare e non si può giocare con una cosa seria come la rappresentanza sindacale e i rapporti che le organizzazioni sindacali intrattengono con l’amministrazione pubblica. Oltre l’atteggiamento colpevolmente disonesto, per non dire di peggio, che il sindacato Isa ha mantenuto fino a questo momento nei suoi rapporti formali con l’Ente nel contesto delle trattative sindacali, appare oggi ancor più vuota di significato, e lo è nella forma tanto quanto nella sostanza, l’azione di pressing sull’Amministrazione e sull’opinione pubblica condotta dallo stesso sindacato. Le questioni talvolta ridicole e talvolta addirittura dannose per il dibattito pubblico e per i cittadini che l’Isa ha sollevato –non ultima quella delle bollette dell’acqua!!!- hanno avuto solo la caratteristica comune di voler essere quanto più inutilmente roboanti possibile e questo oggi si spiega ancora meglio alla luce del disperato bisogno di legittimità dei suoi esponenti. La qualità della loro credibilità oggi tutti possono valutarla”.