Giorgio Iabichella tramite una lettera aperta diretta a tutti i cittadini ed al Sindaco Buscema, intende rassicurare tutti sulla sua legittima posizione istituzionale di dirigente sindacale e di rappresentante autentico dei lavoratori, invitando il Sindaco ad un incontro chiarificatore e programmatico con l’intento di convertire l’attuale astio in un sano rapporto critico-costruttivo.
Riceviamo e pubblichiamo
Lettera aperta ai lavoratori, ai cittadini ed al Sindaco.
Sono angosciato per l’aggressività espressa dal Signor Sindaco di Modica nei miei confronti, quale dirigente sindacale, e nei confronti delle centinaia di lavoratori che, indubbiamente rappresento tra gli operatori ecologici, dipendenti delle cooperative sociali, della Multiservizi, della refezione scolastica e degli esercizi commerciali.
Non ho mai affermato di avere iscritti tra i DIPENDENTI DIRETTI del Comune di Modica, ovvero tra coloro che percepiscono busta paga direttamente dall’Ente, bensì mi sono limitato a richiedere il pagamento degli stipendi anche per questi e per i quali non necessita nessuna adesione al CSA( Coordinamento Sindacati Autonomi Regioni ed Autonomie Locali). Nella fattispecie, al fine di chiarire la confusione deliberatamente causata dal comunicato stampa approssimativo del Sindaco, il rinnovo dell’adesione al CSA, che compete alla Segreteria Nazionale dell’ISA, e non certo al sottoscritto che e’ a capo della sola Federazione del Commercio, del turismo, dei servizi e degli operatori ecologici, risulta utile solo nel caso di Contrattazione Decentrata Integrativa nel comparto Regioni ed Enti locali, che l’ISA non ha mai firmato né mai ha richiesto di volerlo fare. Per cui l’adesione al CSA non e’ necessario affinche’ un sindacato rappresenti i dipendenti delle aziende collegate al Comune, poiche’ queste ultime utilizzano Contratti Nazionali relativi alla categoria cui appartengono. Ad esempio la Ditta Puccia utilizza il CCNL operatori ecologici, che nulla ha a che vedere con il CCNL Enti Locali, poiche’ non e’ un’azienda municipalizzata, cosi’ come le cooperative sociali che utilizzano il CCNL relativo all’Associazione datoriale cui sono iscritte (se lo sono), o come gli esercizi commerciali ove il sottoscritto, oltre ad avere la maggior parte di iscritti, ha firmato personalmente il CCNL ( allegato in calce e visionabile sul sito del CNEL) a luglio scorso.
Nessuna risultanza definibile “stupefacente” e’ scaturita, quindi, dai controlli eseguiti dal Segretario Generale che, a mio avviso, dovrebbe svolgere il suo ruolo evitando di perder tempo svolgendo “indagini” atte a denigrare coloro che fanno “pressing” sull’Amministrazione comunale.
Il Segretario Generale ed il Sindaco sapranno certamente che per esprimere pensieri o opinioni, riguardo a temi che interessano la collettività cittadina, vedi il problema dei canoni idrici, come quello delle aperture domenicali, o come il ritardo del pagamento degli stipendi di tutte le categorie di lavoratori, non necessita nessuna adesione a nessun CSA, ma esiste l’art. 21 della Costituzione Italiana che recita <>
Ho chiesto a S.E. il Prefetto, che ha sempre dimostrato disponibilità e sensibilità alle problematiche dei lavoratori sin dal Suo insediamento, osservando attentamente tutte le vertenze che ho instaurato negli ultimi due anni, ed incontrandoli personalmente. I “13” lavoratori del Mercatone Europa, i “7” operatori ecologici illegittimamente licenziati nel 2009 grazie al disinteresse del Sindaco, per proseguire con i “14” della refezione scolastica modicana, e i “12” della Conad. Ho chiesto a S.E. di “testimoniare” la veridicità del mio lavoro da sempre intrapreso con indubbia passione e affabilità, con professionalità e impegno.
Al Sindaco di Modica, invece, chiedo un incontro chiarificatore, invitandolo, prima con questa nota e poi personalmente, sempre se lui accetterà di incontrarmi, a scrollarsi di dosso l’odio ed il rancore serbato nei miei confronti, a mio avviso nato dopo lo sciopero indetto, seppur poi revocato, a dicembre per Chocobarocco e culminato, oggi, con il “mio” attacco sul problema “canone idrico”, un problema reale e che ha colpito tutti i cittadini modicani ed ai quali abbiamo dato voce anche tramite l’ISA. Proporrò a Buscema una tregua nelle more di poter rientrare nei ranghi, riappropriandosi dell’uso corretto della dialettica politica e sindacale tipica del Paese in cui viviamo.
Giorgio Iabichella