Modica, Failla (FDS):” Situazione politica a Palazzo S.Domenico? Un flipper impazzito e il sindaco né è la pallina”

“A Palazzo di Città regna la confusione e l’agenda del sindaco appare vuota di progetti di rilancio della Città. Gli insorti della maggioranza minacciano di adottare sanzioni nei confronti degli alleati. Ed il sindaco che fa? Il sindaco Buscema- dichiara Sebastiano Failla-V.Presidente del consiglio provinciale ed esponente di Forza del Sud- si guarda stupito,non sa neanche quello che gli accade intorno non riuscendo a governare nessuna dinamica,ne politica nè amministrativa. Intima ai suoi alleati, ai suoi assessori di stare al proprio posto e di raccordarsi con egli prima di discutere e di esternare alla stampa posizioni imbarazzanti . Un messaggio ubi et orbi. Un monito forte e chiaro da fare impallidire qualsiasi attivista”. “Neanche il tempo di pubblicarlo e per Buscema arriva la solita smentita, stavolta dal segretario cittadino del suo partito, Poidomani Giancarlo che, infischiandosene del sindaco Buscema, bacchetta l’Assessore Sammito il quale aveva osato manifestare dissenso e caos nella gestione politica ed amministrativa della cosa pubblica. Un vero teatrino che i cittadini non sono più disponibili a tollerare”.
“Il terreno frana sotto i piedi del sindaco-prosegue Failla- non solo perchè gli alleati mettono a nudo i limiti di costruzione della sua architettura politica realizzata su dune di sabbia, ma anche perché l’amministrazione è bocciata dalla Città , lontana dai cittadini, blindata nel palazzo inanellando gaffes su gaffes. Ogni giorno vengono alla luce i tristi primati che riposizionano la città di Modica, ormai marginalizzata rispetto alle altre città della provincia”. “Il vero problema non è solo di come si comunica, e di come si discute, ma che cosa si comunica e di che cosa si discute. Non c’è traccia di un progetto di sviluppo e la legislatura ha superato abbondantemente la boa di metà percorso. Non ci sono alibi”. “Il sindaco- chiude Failla- prenda atto che il matrimonio all’interno del centrosinistra è finito per l’egemonia oppressiva di Riccardo Minardo e dell’Mpa che lo hanno reso ostaggio di un progetto clientelare unilaterale. La Città è senza prospettive ed è diventata abissale la distanza tra ciò che si discute nel palazzo e le questioni che i cittadini vorrebbero vedere risolte”.

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