Cinque imputati che a vario titolo sono stati processati e alla fine scagionati dal giudice monocratico del Tribunale di Modica. Tutta la vicenda sotto accusa ruotava attorno ad un call center, gestito e frequentato, in particolare, da extracomunitari, nel centro storico di Modica. Per Mohamed Sayadi, tunisino di 43 anni, difeso dall’avvocato Carmelo Scarso, Giuseppe Pipitone, 52 anni, di Mazara del Vallo, difeso dall’avvocato Mauro Capone, Carmen Beatriz Guiterrez Ortega, 49 anni, colombiana, Ezedine Nathali, 38 anni, tunisino, difesi dall’avvocato Giuseppe Pellegrino, e Giuseppe Di Maria, 41 anni, difeso dall’avvocato Grazia Cavallo, è stato dichiarato il “non luogo a procedere” per sopravvenuta prescrizione. Secondo il pubblico ministero, Diana Iemmolo, Sayadi, titolare del “Phone Center” di Via Conceria, con Ortega, Nathali e Di Maria, che era un dipendente, avrebbero effettuato operazioni in tempi diversi di trasferimento di denaro senza che l’esercizio fosse iscritto all’Ufficio Italiano Cambi. La Ortega insieme a Nathali e Di Maria, in nome e per conto proprio avrebbero provveduto alla compilazione delle ricevute “To send” e “To recive”, identificando mittenti e destinatari delle transazioni, raccogliendo e corrispondendo denaro, utilizzando il codice identificativo attribuitogli da intermediario e perfezionando le operazioni. Giuseppe Pipitone, era accusato quale rappresentante della “Money Express” di Roma giacchè avrebbe autorizzato Mohamed Sayadi ad eseguire operazioni di trasferimento di denaro (Money trasfert) benchè non iscritto nell’elenco degli agenti in attività finanziaria. I fatti si sarebbero verificati tra il 30 marzo ed il tre aprile 2004.
Tribunale di Modica: Trasferimento illegale di denaro. La sentenza del giudice: 5 assoluzioni
- Marzo 18, 2011
- 7:36 am
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa