PRESUNTA TRUFFA AD IMPRESE MODICANE. CONCLUSA LA PRIMA INDAGINE

La Procura della Repubblica di Modica ha trasmesso gli avvisi di conclusione delle indagini per l’inchiesta che riguarda il presunto maxiraggiro compiuto da un consulente del lavoro modicano in danno di imprenditori che, a loro volta, si sono costituiti in comitato. L’indagine, in ogni modo, è circoscritta ad un solo caso, dunque non si tratta delle diverse situazioni denunciate pubblicamente in queste settimane da alcuni imprenditori. Adesso bisognerà attendere se sopraggiungeranno altri atti dalla Procura in merito a questa vicenda anche perché le presunte parti lese sostengono che ci sono almeno otto denunce presentate alla magistratura contro il professionista. "La notizia di reato – spiega l’avvocato Mario Carmelo Caruso, che difende il consulente – è circoscritta ad un solo episodio, quindi tutto il bailamme che è stato creato a attorno al mio assistito è fuori luogo perchè crea imbarazzo all’intera categoria, assolutamente sana. Sono dispiaciuto per la pubblicità che si è fatta e ritengo che i processi si fanno in Tribunale, l’uomo luogo abilitato per emettere sentenze positive o negative. Tutto questo lede l’onorabilità del mio assistito con la perdita del lavoro, della clientela, ma su questo fronte annuncio che ci sarà un capitolo a parte. Posso confermare che c’è una controversia giudiziaria assolutamente circoscritta a livello di episodi che avrà degli sbocchi. A me risulta una sola denuncia e non risultano le esorbitanti cifre di cui si parla". Gli imprenditori sostengono che si tratti di somme notevoli, qualcuno parla di un danno per la propria azienda di oltre trecentomila euro. L’Ordine dei Consulenti del Lavoro ha spiegato, attraverso il proprio presidente, che, quando il Comitato delle Aziende Truffate notificò la lettera che li rendeva edotti dei comportamenti del consulente, era stato convocato il direttivo per prendere in esame la vicenda ma che, contemporaneamente, il commercialista modicano aveva comunicato la sua cancellazione dall’Albo. "A questo punto – dice l’Ordine – non essendo più l’interessato un nostro iscritto, non avevamo competenza per agire".
NELLA FOTO IL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA DI MODICA, DOMENICO PLATANIA

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