Kartodromo e biomassa a Modica. Prima udienza in Appello

Prima udienza in Corte d’Appello a Catania per il processo riguardante l’inchiesta sulla costruzione di un kartodromo e di un impianto di biomassa, nelle Cave Gisana Giarrusso Liccio e Zimmardo Bellamagna. Ai giudici etnei si sono rivolti coloro che nel mese di novembre del 2008 furono condannati dal Collegio Penale del Tribunale di Modica(Scibilia, Di Marco, Rubino)che emise 13 sentenze a conclusione di un processo lungo ed articolato. Nella prima udienza in Appello è stato di scena il giudice relatore. Il prossimo 27 maggio toccherà al pubblico ministero e alla difesa e alle parti civili prima della sentenza. I giudici modicani, all’epoca, oltre alle condanne, impose il ripristino dello stato dei luoghi e la demolizione delle strutture già realizzate perché illegittime, oltre al risarcimento danni in favore dello Stato, costituitosi in giudizio, da liquidarsi in separata sede e quantificato in oltre un milione 200mila euro. . L’indagine fu condotta dai carabinieri e riguardava il rilascio di concessioni illegittime da parte dell’Ufficio Tecnico del Comune di Modica per la realizzazione dei due impianti. Gli imputati erano accusati, a vario titolo, di abuso d’ufficio e di violazione del Piano Regolatore Generale in materia di inedificabilità e di deturpamento della macchia mediterranea, ma anche di violazione dei vincoli paesaggistici ed idrogeologici. Oltre al ministero dell’ambiente si erano costituiti parte civile una decina di residenti, due associazioni ambientaliste, “Movimento azzurro” e “Legambiente”, e il Comune di Pozzallo, il cui territorio era limitrofo alle due aree ricadenti nel Comune di Modica, la cui amministrazione di allora non ritenne invece opportuno costituirsi parte civile in giudizio.

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