Protesta per la Ragusa-Catania. Marcia lenta il 14 aprile

“Il tempo dell’attesa è finita. Non ci bastano dichiarazioni d’intenti e buoni propositi ma soltanto atti concreti per sbloccare l’iter procedurale e rimuovere gli ostacoli burocratici all’avvio della comparazione delle offerte da parte dell’Anas per l’individuazione del concessionario della nuova autostrada Ragusa-Catania”.
Lo afferma il presidente della Provincia Franco Antoci che, a nome del comitato ristretto che segue l’iter della Ragusa-Catania, ha annunciato le azioni di protesta che si metteranno in campo nei prossimi giorni per cercare di sbloccare l’iter burocratico. La prima azione eclatante è l’organizzazione di una marcia lenta dall’aeroporto di Comiso sino all’aeroporto di Catania per il 14 aprile, successivamente si chiederà un incontro al presidente dell’Ars Francesco Cascio affinché metta in agenda una risoluzione del parlamento siciliano per l’autostrada Ragusa-Catania e una protesta davanti al Ministero dell’Economia a Roma per la mancata firma del ministro Tremonti all’atto di trasmissione della delibera del Cipe per la registrazione della Corte dei Conti.
“Vogliamo mantenere alta la protesta – aggiunge Antoci – perché su tutto l’iter vogliamo chiarezza e certezza sia da parte del Governo Regionale che di quello Nazionale. Il presidente Lombardo deve annullare la lettera del 30 agosto scorso in cui revocava il finanziamento di competenza della Regione Siciliana per la parte pubblica e il ministro Tremonti deve firmare l’atto propedeutico per far partire la comparazione delle offerte tra le tre imprese che concorrono ad essere il concessionario dell’opera”.

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