Un medico modicano è stato assolto a conclusione del processo a suo carico per furto aggravato ed esercizio abusivo delle proprie ragioni dopo avere affittato un immobile ad una donna romana. Massimo V., 50enne, difeso dall’avvocato Salvo Maltese, è comparso davanti al giudice onorario del Tribunale di Modica, Francesca Aprile, che al termine del dibattimento, ha deciso di assolverlo con la formula “il fatto non sussiste”. A denunciarlo era stata, come si diceva, una donna, F.M., che si era costituita parte civile, colei che aveva avuto in locazione un immobile dove la stessa aveva allocato una bottega d’arte a Pozzallo che metteva in vendita oggetti articoli artigianali. Secondo l’accusa, sostenuta dal pubblico ministero, Diana Iemmolo, il professionista di Modica, approfittando della momentanea assenza della locataria, probabilmente perchè questa era contrattualmente inadempiente, avrebbe aperto il locale, sostituendone la “fermatura” e si sarebbe, allo stesso tempo, impossessato di alcuni stampi che la donna teneva all’interno risalenti al milleottocento. Quando l’interessata, secondo la querela, era tornata a Pozzallo ed era andata presso il suo negozio, non era potuta entrare. Successivamente, avuto il consenso e le nuove chiavi per prendere le sue cose, avrebbe lamentato la mancanza dei preziosi stampi chiedendo conto e ragione al proprietario della struttura che si disse assolutamente ignaro di quelle mancanze. La donna decise, allora, di adire le vie legali e lo denunciò. Il piemme aveva chiesto la condanna ad un anno di reclusione.
Furto aggravato: assolto un medico di Modica
- Marzo 30, 2011
- 1:36 am
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