Citazione a giudizio per due medici, accusati d’interruzione colposa della gravidanza di una gestante, giunta alla trentacinquesima settimana. L’ha disposta il Procuratore della Repubblica, Francesco Puleio, perché, in cooperazione fra loro, quali medici che avevano avuto in cura la gestante L.P.M., modicana, A.P., medico di fiducia che aveva seguito nel tempo le varie fasi della gravidanza, e G.A., medico specialista in servizio presso l’ambulatorio di Ginecologia e Ostetricia dell’Ospedale di Modica. Il primo, nonostante le numerose ecografie eseguite (circa venti), non individuando la presenza di cordone nucale – patologia cordonale già sussistente prima del 12 luglio scorso, non essendosi trattato di un fatto acuto insorto poco prima del decesso del feto, avrebbe omesso di diagnosticare tempestivamente la pericolosità del quadro clinico che si era venuta a creare nel corso della gravidanza (il funicolo ombelicale presentava cinque giri di cordone attorno al collo), caratterizzata dall’elevato rischio di esito perinatale avverso, nonché, alla luce delle dichiarazioni rese dalla parte offesa e dell’esame del tracciato cardio-tocografico eseguito lo stesso giorno, non avrebbe interpretato correttamente la situazione di gravità in cui versava il feto, attendendo diverse ore prima di avvertire la paziente della necessità di recarsi in ospedale per accertamenti urgenti. La sera del 12 luglio, G.A., non ponendo attenzione alle alterazioni preagoniche evidenti nel tracciato cardiotocografico ed eseguendo un esame non idoneo allo studio che avrebbe imposto il caso (flussimetria sull’arteria ombelicale e cerebrale media del feto), non avrebbe ricoverato la paziente e nemmeno monitorato il benessere fetale al fine di eseguire un eventuale parto cesareo in urgenza. Tutto ciò provocava l’interruzione della gravidanza nella donna che avveniva il 13 luglio, da attribuire a grave sofferenza ipossica fetale da stenosi serrata dei vasi ombelicali (l’ostruzione al flusso all’interno del cordone ombelicale trovava giustificazione sia nella sua natura patologica – eccessiva lunghezza e scarsa spiralizzazione – che nella formazione di cordone nucale).
Citazione diretta per due ginecologi dell’Ospedale Maggiore di Modica
- Marzo 30, 2011
- 7:24 pm
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