Il Sostituto procuratore Direzione nazionale antimafia, Diana de Martino, durante il suo intervento al convegno “IV Direttiva Antiriciclaggio – Criticità e modelli di applicazione per gli operatori di gioco“, ha analizzato l’impatto che le attività di riciclaggio del denaro hanno nel gioco.
“A partire dagli anni 2000 il legislatore ha operato avendo di mira una determinata opportunità: togliere potere alla criminalità e rendere il gioco legale, facendo arrivare all’erario più introiti. In realtà la criminalità è sempre più attenta e adotta strumenti più sofisticati di infiltrazione nel settore del gioco. Questa penetrazione può avvenire anche nel settore legale attraverso l’estorsione, ad esempio. Oppure con l’imposizione di determinati apparecchi da intrattenimento o ancora nel costringere l’esercente a pagare per ogni slot posseduta un tot al mese all’organizzazione criminale. Tutte queste emergenze riguardano attività illegali su piattaforme legali“, ha spiegato de Martino.