“Il respiro del volo è una droga di libertà che non riesce a placarsi fino a che non diventa liberatorio sospiro. I peggiori nemici di noi stessi siamo noi. Sono le nostre paure, i nostri limiti, lo scarso coraggio di osare e andare oltre, dove non ci sono gabbiani, ma solo aquile reali. Fino a che c’è respiro e c’è vita”: questo il messaggio emerso dalla presentazione dello scorso fine settimana del libro della livornese Donatella Piras, al Caffè Letterario Quasimodo di Modica.