Un’ opera avvincente ed originale risulta senza dubbio il romanzo “Il vendicatore oscuro”, edito da Electa Storie Mondadori, con il quale Annalisa Stancanelli, dirigente scolastico del IV Istituto Comprensivo “G.Verga” di Siracusa nonché autrice di ricerche storiche e di saggi su Vittorini, offre ai lettori una bella pagina narrativa sul grande artista Caravaggio.
Leggendo questo romanzo, si ha l’impressione che alla base della narrazione dell’autrice vi sia il bisogno storico-artistico, più che letterario, di suscitare suggestioni in ordine alla presenza, di circa due mesi, di Michel’Angelo Merìsi, conosciuto con il nome di Caravaggio, nella città di Siracusa, ove l’artista approda nel 1608, viene trasportato a braccia, in fretta, attraverso un cunicolo scavato nella roccia fino al convento dei Cappuccini, essendo in fuga da Malta, e dove realizza quadri come il dipinto “Il seppellimento di Santa Lucia”, che Caravaggio lascia nella Chiesa di Santa Lucia alla Borgata ed oggi esposto ad Ortigia nella Chiesa di Santa Lucia alla Badia.
Questo libro piace, anzitutto, per la sua valenza di approfondimento conoscitivo; escludendo, infatti, coloro che hanno al loro attivo studi storici e biografici particolari sull’Artista, tutti noi, di Caravaggio, conosciamo quello che i testi di storia dell’arte ci hanno trasmesso, ossia informazioni che generalmente si muovono su due versanti: a)nella direzione di una critica d’arte che evidenzia la rivoluzione pittorica apportata da Caravaggio e coniata con il nome di naturalismo, un naturalismo espresso nei soggetti, che passano in primo piano rispetto agli sfondi; b)e nella focalizzazione del fatto che nella pittura caravaggesca il valore materico – percettivo della luce si fonde con quello teologico – mistico.