Anche quest’anno in alcune scuole di Modica – non tutte, sia ben chiaro – si celebra una ricorrenza vecchia ma già sulla buona via per diventare antica; una sorta di tradizione scolastico-popolare, sedimentata nel tempo, scandita da specifici riti – come avviene per capodanno, carnevale, Pasqua – e, come la Pasqua, con cadenza incostante ma facilmente prevedibile; una ri-correnza lunga, con inizio che può variare da metà novembre circa a metà dicembre, in stretta dipendenza dall’andamento meteorologico locale, e che si protrae in genere sino alle ultime giornate di inverno, ma che i veri promotori e responsabili di questo fenomeno antropologico tendono a reiterare annualmente. A questo punto della narrazione il lettore avrà già compreso che intendiamo celebrare gli svantaggi delle ‘frigorie’ che mantengono in stato di elevato disagio ed anche in cattiva salute gli utenti della scuola insieme a insegnanti, collaboratori scolastici e quanti altri sono costretti a frequentare aule, corridoi, servizi igienici di una di quelle scuole coinvolte in questa ricorrenza.