Appalti e posti di lavoro in cambio di voti a Vittoria. Su questa ipotesi è fondata l’accusa contro cinque persone tra le quali sono coinvolti anche l’ex sindaco di Vittoria, Giuseppe Nicosia e il fratello Fabio, attuale consigliere comunale di Vittoria, tutte raggiunte da ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari.
Tra gli indagati figura anche l’attuale sindaco di Vittoria, Giovanni Moscato nei confronti del quale non è stata chiesta alcuna misura cautelare poichè il reato ipotizzato non la prevede. Secondo l’accusa, sarebbero stati i fratelli Giuseppe e Fabio Nicosia a fare convergere nel turno di ballottaggio i voti su Moscato candidato per il centrodestra, eletto sindaco nel giugno 2016. In cambio, secondo l’ipotesi accusatoria, Moscato avrebbe portato avanti la stabilizzazione di 60 dipendenti della ditta che si occupa dello smaltimento dei rifiuti.